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Lo rendono noto le associazioni dei consumatori e utenti Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoutenti, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Ctcu, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Movimento Consumatori, Udicon, Associazione Utenti Radiotelevisivi, che ripropongono oggi una serie di proposte e di misure da adottare da parte del Governo, per contrastare l’aumento dei prezzi al consumo e frenare il caro-energia.

Nei prossimi mesi, cruciali, milioni di famiglie – spiegano le associazioni – dovranno fare i conti con gli aumenti delle bollette di luce e gas e con i prezzi dei generi alimentari in continua ascesa, rincarati in media già più del 10,5% nelle ultime rilevazioni, mentre anche moltissime piccole e medie imprese si trovano schiacciate da costi divenuti insostenibili, per l’approvvigionamento di materie prime e di energia, e tutto ciò produce effetti a cascata molto negativi sull’economia e la società italiane: le associazioni datoriali paventano la chiusura di migliaia e migliaia di attività con conseguenti sospensioni dal lavoro o licenziamenti per centinaia di migliaia di lavoratori, mentre l’ISTAT richiama l’attenzione sull’incombente rischio di precipitare in condizioni di povertà relativa per quasi un quarto della popolazione italiana.

Le misure finora adottate si sono rivelate purtroppo insufficienti a fronteggiare una situazione che appare in peggioramento, e alcune evidenziano problemi di attuazione da correggere urgentemente, come la tassazione dei superprofitti delle imprese produttrici e fornitrici di beni energetici, mentre resta sullo sfondo il piano di emergenza energetica per il prossimo inverno, con ipotesi di razionamento del gas malgrado le direttive sul risparmio dei consumi energetici. Ora anche la Commissione Europea, con il discorso sullo stato dell’unione della Presidente Ursula von der Leyen del 14 settembre scorso, sembra essersi convinta della necessità di varare un piano che prevede il contingentamento dei consumi, la tassazione di extra e super-profitti, utili anche a finanziare misure straordinarie di sostegno alle famiglie e alle imprese in difficoltà, e la ricerca di un accordo sulla fissazione di un tetto ai prezzi dell’energia, che postulerebbe anche una politica di acquisti comune; ma tali misure, che ricalcano in parte quanto già adottato sia dall’Italia che da altri Paesi, dovrebbero essere più incisive di quanto ipotizzato e, soprattutto, di più diretta e semplificata applicabilità.

È una situazione delicatissima, che porta oggi le associazioni dei consumatori ad annunciare per il mese di ottobre iniziative di mobilitazione e protesta che saranno attivate in ambito nazionale, da condividere con i sindacati dei lavoratori, le organizzazioni di categoria dell’agricoltura, dell’industria e dell’artigianato, del commercio e della cooperazione e delle altre forze sociali organizzate in associazioni di volontariato, ambientaliste, culturali, studentesche, ecc. insieme alle quali dar vita alle più opportune azioni comuni intorno a proposte condivise, con il fine di spingere il Governo ad adottare misure efficaci di contrasto all’inflazione e alle speculazioni che ne influenzano pesantemente il corso, per affrontare questa emergenza e per realizzare riforme strutturali in tema di tutele dei cittadini, lavoratori e consumatori e di controllo dei prezzi nel mercato energetico e dei generi di consumo, ma anche di rilancio degli investimenti, di sostegno alle imprese in difficoltà e di implementazione della transizione energetica.

A tal fine, le Associazioni dei consumatori propongono una grande assemblea dei quadri e attivisti che si prevede di tenere in rete il prossimo 18 ottobre – aperta alle forze sociali che condivideranno le ragioni e le modalità delle iniziative da assumere insieme e i temi e le proposte aggiornate contenute nella piattaforma consumerista del 6 aprile scorso, su cui hanno sviluppato la mobilitazione contro il caro-vita e contro il caro-energia che ha dato luogo alla manifestazione unitaria delle “Pentole vuote” il 10 giugno in tutte le principali città italiane e il 21 settembre scorso a Genova, temi e proposte che di seguito sono sinteticamente riepilogati:

–    Disporre una sospensione dei distacchi di energia elettrica e gas, ampliando e migliorando gli accordi per la rateizzazione lunga delle bollette, anche tramite una specifica garanzia pubblica, istituendo una procedura speciale presso il Servizio Conciliazione Clienti Energia di Arera.

–    Definire la casistica di morosità incolpevole, allargandola alle difficoltà sopravvenute per i nuclei familiari anche ai fini dell’accesso al bonus sociale per elettricità e gas, del quale va ampliata la platea dei beneficiari, innalzando le soglie ISEE fino almeno a 20mila euro e aumentando in forma modulata gli importi erogati.

–    Applicare una normativa più chiara e rigorosa sul divieto alle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura energetica, da estendere ai rinnovi e impedendone la risoluzione unilaterale ai fornitori.

–    Liberare il mercato dell’energia (elettricità, gas e carburanti) dalle speculazioni e dalla volatilità dei mercati, disaccoppiando la formazione dei prezzi di elettricità e gas e fissando valori di riferimento per i regimi tutelati secondo la media ponderata dei costi di approvvigionamento e produzione dalle differenti fonti, imponendo, conseguentemente, una soglia massima di oscillazione dei prezzi sul mercato libero.

–    Non applicare l’IVA sulle accise sui carburanti e contingentarne il carico fiscale alla media europea; sterilizzare l’IVA sulla materia prima fino a un valore massimo uguale al carico delle accise e prorogare, almeno fino a fine anno, il taglio di 30 cent sulle accise sui carburanti. Rimodulare le aliquote Iva sui generi alimentari e di largo consumo, riducendone sensibilmente il carico, fino al suo azzeramento su alcuni prodotti essenziali includendo il pellets. Prevedere la deducibilità integrale dei titoli di viaggio per lavoratori e studenti pendolari e forti agevolazioni fino alla gratuità di alcuni servizi e forniture, come mense e libri di testo scolastici.

–    Avviare una riforma complessiva degli oneri generali di sistema che gravano in bolletta, che comprendono molte voci ormai obsolete o ingiustificate, esentando il loro ammontare dalla base imponibile IVA, che va comunque ridotta strutturalmente al 10% sulla totalità dei consumi.

–    Istituire un Albo dei venditori autorizzati ad operare nel settore dell’energia, da accreditare in base a requisiti di solidità patrimoniale e garanzie finanziarie, esperienza e competenza industriale, correttezza commerciale, impegno per la sostenibilità.

–    Ampliare le misure di supporto e operare una semplificazione amministrativa per favorire la nascita e la gestione delle Comunità energetiche rinnovabili, anche qualificandone alcuni modelli come Enti del terzo settore, varando subito i decreti e regolamenti attuativi mancanti.

–    Prevedere un Fondo di sostegno per le fasce meno abbienti per la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica degli immobili, anche ai fini dello sviluppo delle energie rinnovabili e del contenimento dei consumi energetici, e per istituire uno specifico intervento di contrasto della povertà energetica.

–    Migliorare formalmente e sostanzialmente le misure adottate in Italia, rafforzandole alla luce delle proposte di regolamento della Commissione UE, sul contenimento dei costi dell’energia, innalzando fino al 100% la tassazione sui superprofitti straordinari delle aziende fornitrici di energia da fonti fossili superiori alla soglia ammessa e diminuendo il limite di compenso massimo ai produttori inframarginali.

–    Rafforzare decisamente i compiti di sorveglianza e i poteri sanzionatori delle Autorità indipendenti e di Mr. Prezzi, allargandone il campo d’intervento e le funzioni di coordinamento delle istituzioni centrali e periferiche dello Stato preposte al controllo, vigilanza e repressione di abusi e speculazioni, instaurando anche un rapporto diretto con le Associazioni dei consumatori riconosciute.

–    Attivare presso le prefetture dei comitati territoriali di sorveglianza sui prezzi, coinvolgendo i Crcu, per monitorarne l’andamento e contrastare fenomeni speculativi in sinergia con Mr. Prezzi.

–    Consultazione preventiva delle Associazioni dei Consumatori e degli Utenti riconosciute per l’assunzione di provvedimenti in materia di prezzi e politica energetica.

 

Energia e inflazione strozzano le famiglie e l’economia: al via contatti con le associazioni dei lavoratori, delle imprese e con le altre forze sociali per iniziative comuni ad ottobre e novembre.

 

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