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L’ABI (Associazione Bancaria Italiana) ha recentemente diffuso una comunicazione in merito agli assegni bancari e circolari che, grazie ad una procedura dedicata, vengono digitalizzati dopo il versamento. La procedura CIT (Check Image Truncation) consente appunto di trasformare l’assegno cartaceo in un documento digitale pienamente valido, riducendo così i rischi operativi insiti nella lavorazione manuale.
L’ABI ricorda che per essere valido l’assegno deve riportare l’importo (in lettere e in cifre), nome e cognome del beneficiario, data e luogo di emissione e firma di chi emette l’assegno (quindi del correntista o della banca) nonché la dicitura “non trasferibile” in caso di importo pari o superiore a 1.000 euro.
Al fine di agevolare lo svolgimento della procedura di digitalizzazione, l’ABI consiglia di prestare particolare cura nella conservazione dell’assegno, per evitare che possa danneggiarsi, di compilare il documento evitando di sovrapporre dati, timbri e firme e di scrivere con caratteri il più possibile chiari e comprensibili.
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