Prezzi: l’inflazione le disuguaglianze. Crescono le rinunce delle famiglie e si estende l’area del disagio

2015-07-22


L’Istat ha diffuso i dati relativi all’inflazione del secondo trimestre dell’anno, rivelando come il suo impatto sia nettamente a svantaggio dei nuclei meno abbienti.

Per queste ultime, infatti, il tasso si attesta al 9,8%, mentre per i nuclei più agiati al +6,1%: evidente segno della preoccupante crescita delle disuguaglianze e delle disparità nel nostro Paese.

A crescere maggiormente sono non solo i beni energetici, ma anche i prodotti alimentari e, in misura più contenuta, i servizi.

Questo andamento ha pesanti effetti sulle abitudini di consumo delle famiglie: l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha rilevato numerose rinunce e modifiche.

  • Diminuisce di oltre il 16% il consumo di carne e pesce (visti i forti rincari in parte motivati dai maggiori costi sostenuti per l’allevamento e per la pesca), quando si acquistano tali prodotti si opta per tagli e specie meno pregiate.
  • Si scelgono verdure e ortaggi più convenienti, si ricorre alle offerte e ai banchi “last minute” con i prodotti più vicini alla scadenza.
  • Si evita sempre più spesso di mangiare fuori casa.
  • Per quanto riguarda i trasporti, visti i costi esorbitanti dei carburanti, i cittadini (nonostante l’impennata di contagi da Covid19), utilizzano molto di più i mezzi pubblici, andando ad incidere negativamente sulla qualità del servizio già in molti casi estremamente carente.
  • In tema di vacanze, le famiglie che possono concedersi il lusso di partire optano per soluzioni low cost (cercando ospitalità presso amici e parenti o prenotando fuori stagione) o riducono la durata del proprio soggiorno.
  • Diminuiscono le spese per la cura della persona (i cui prodotti segnano marcati rincari): si cercano sempre di più soluzioni fai da te o si ricorre a prodotti più economici.
  • Sono in forte riduzione anche le spese per la salute: si tagliano le visite specialistiche non urgenti, le cure odontoiatriche, ma soprattutto si taglia sulla prevenzione.







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