
Nella stagione estiva le creme e le lozioni solari sono, ovviamente, alcuni tra i prodotti più utili e acquistati. Il mercato offre una vastissima gamma di olii, creme, burri e altri prodotti per il corpo, con le caratteristiche più disparate: abbronzanti, idratanti, con fattore di protezione più o meno elevato. Vista la pluralità di prodotti presenti sul mercato, per i consumatori non è sempre facile scegliere la crema più adatta alle proprie esigenze. In questo variegato panorama stanno conquistando uno spazio sempre maggiore i solari definiti “bio” che, quindi, sono composti da ingredienti di origine naturale. O almeno dovrebbero. A volte, infatti, le diciture e i claim presenti sulle confezioni e nelle pubblicità possono risultare fuorvianti e indurre il potenziale acquirente a fraintendere la reale natura del prodotto. L’unico modo per essere certi di acquistare creme “bio”, pertanto, è la verifica delle componenti riportate in etichetta. In particolare nei solari bio vengono inseriti ingredienti idratanti e con proprietà lenitive, come burro di Karitè, olii vegetali e gel di aloe vera. Ingredienti come paraffinum liquidum, mineral oil, petrolatum e cera microcristallina, invece, sono di origine petrolchimica e oltre a non avere effetti benefici (anzi!) per la pelle e per l’organismo provocano anche importanti danni ambientali.
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