Le chat di WhatsApp possono diventare prove legali in un processo

2025-04-07


La Corte di Cassazione italiana, con la sentenza n. 1254 del 18 gennaio 2025, ha stabilito che le conversazioni sull´app di messaggistica istantanea WhatsApp, possono essere utilizzate come prove documentali nei procedimenti civili. Questo risulta essere un cambiamento importante, poiché i messaggi scambiati tramite l´app, come gli SMS, ora sono considerati come riproduzioni informatiche e possono essere acquisiti tramite screenshot, a condizione che vengano rispettati alcuni criteri di autenticità.

Affinché uno screenshot di una conversazione WhatsApp sia ritenuto valido come prova, è necessario che il dispositivo da cui proviene sia identificabile, che il contenuto non sia stato alterato e che l´acquisizione dello screenshot sia effettuata in modo legittimo, anche nel caso in cui la chat sia stata successivamente eliminata.

In pratica, la Corte ha riconosciuto che, se rispettati i requisiti, le conversazioni digitali possono essere utilizzate per supportare le posizioni legali, sia in tribunale che nelle indagini fiscali. Questo cambiamento potrebbe avere implicazioni sia per privati che per aziende, che ora devono considerare con maggiore attenzione la riservatezza delle proprie comunicazioni tramite piattaforme come WhatsApp.








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