
A
partire dal 1° gennaio 2026 sono previste importanti modifiche per la normativa
che riguarda il bollo auto, definito anche "tassa di possesso", che passerà sotto
la gestione esclusiva delle Regioni, con lo scopo di semplificare la
burocrazia.
Di seguito i principali cambiamenti:
1.Addio alla rateizzazione e pagamento in un´unica soluzione
Con le nuove diposizioni cambia la modalità di pagamento: niente più rate mensili, semestrali o quadrimestrali. Per i veicoli immatricolati dal 1° gennaio 2026, il bollo dovrà essere versato in un´unica soluzione annuale, entro l´ultimo giorno del mese successivo alla data di immatricolazione. La stessa scadenza si ripeterà ogni anno.
2. Il bollo diventa un tributo regionale
Il bollo auto sarà da versare esclusivamente alla Regione di residenza del contribuente, che acquisisce così piena autonomia nel definire aliquote, esenzioni e scadenze.
3. Scadenze personalizzate in base all´immatricolazione
Per i veicoli immatricolati dal 2026, la scadenza del bollo non sarà più uniforme (aprile, agosto, dicembre), ma personalizzata in base alla data della prima immatricolazione. Per i veicoli già in circolazione prima del 2026, restano valide le vecchie regole, salvo modifiche decise dalle Regioni.
4. Anche i veicoli con fermo amministrativo dovranno pagare
Un´altra novità riguarda i veicoli sottoposti a fermo amministrativo, ad esempio per gravi violazioni del Codice della Strada o debiti non pagati. Secondo le attuali disposizioni i veicoli sono esentati in base a una sentenza della Corte Costituzionale (n. 47/2017), mentre dal 2026 dovranno pagare il bollo come tutti gli altri, senza distinzione.
5. Chi compra un´auto usata paga subito il bollo
Chi compra un´auto usata dovrà pagare il bollo anche se il passaggio di proprietà non è ancora registrato. Conta infatti chi risulta proprietario al PRA il primo giorno del periodo d´imposta. Per questo, sarà importante fare attenzione al momento dell´acquisto.
6. Politiche green nelle mani delle Regioni
La riforma lascia ampia libertà alle
Regioni di adottare politiche ambientali tramite il bollo auto. Molte
amministrazioni locali già oggi offrono esenzioni fino a cinque anni o
permanenti per auto elettriche, ibride, a GPL o metano. Dal 2026, però, la decisione
sarà interamente regionale: alcune potrebbero mantenere o ampliare gli
incentivi, altre invece potrebbero eliminarli del tutto, facendo pagare la
tassa anche ai veicoli a zero emissioni.
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