Multa da 3,5 milioni ad Armani per dichiarazioni ingannevoli su etica e condizioni di lavoro

2025-08-01


L´Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha multato con 3,5 milioni di euro Giorgio Armani S.p.A. e G.A. Operations S.p.A. per aver diffuso dichiarazioni ingannevoli su sostenibilità ed etica aziendale. Le due società avevano promosso un´immagine attenta ai diritti dei lavoratori e alla responsabilità sociale, attraverso il proprio Codice Etico e i siti ufficiali, tra cui armanivalues.com. Tuttavia, l´indagine ha rivelato che gran parte della produzione di borse e accessori in pelle era affidata a fornitori e subfornitori dove le condizioni di lavoro erano gravi: macchinari senza dispositivi di sicurezza, ambienti poco salubri e lavoratori impiegati in nero.

Non solo le società non garantivano il rispetto dei valori dichiarati, ma risulta che fossero consapevoli delle irregolarità. Un dipendente incaricato del controllo qualità ha ammesso di visitare regolarmente uno dei laboratori coinvolti. In un documento interno del 2024 si riconosceva che, anche nei casi migliori, le condizioni di lavoro erano "al limite dell´accettabilità".

Secondo l´Autorità, le affermazioni etiche sono state utilizzate come strumento di marketing, ma non corrispondevano alla realtà. La sanzione serve a ricordare che parlare di valori non basta: è necessario rispettarli concretamente lungo tutta la filiera produttiva.








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