Legambiente denuncia un 2024 nero per coste e mari

2025-09-04


Il 2024 è stato un anno nero per le coste italiane. Secondo il report "Mare Monstrum" di Legambiente, realizzato con i dati di forze dell´ordine e Capitanerie di porto, si è registrato un vero e proprio boom di reati legati al mare: oltre 69.700 violazioni, tra penali e amministrative, con una media di 9,5 infrazioni per chilometro di costa.

La prima minaccia resta il cemento illegale, con oltre 10.300 reati, pari al 41,2% del totale, seguita da inquinamento ambientale, abusivismo edilizio e pesca illegale. In forte aumento anche i reati legati al ciclo dei rifiuti e alla mala depurazione (+24,4%).

Nel 2024 sono stati accertati 25.063 reati penali (+9,2% rispetto al 2023), con oltre 26.900 persone denunciate. Le regioni più colpite sono Campania, Sicilia, Puglia e Calabria, ma rapportando i reati alla lunghezza delle coste, è la Basilicata a registrare il tasso più alto (33,6 reati/km).

Legambiente definisce il 2024 un "annus horribilis" per il mare italiano e chiede interventi urgenti per contrastare il degrado costiero e proteggere l´ambiente.








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