Eni-Plenitude di nuovo sotto accusa in Francia: multa da 275mila euro per bollette sottostimate

2025-09-08


Non è la prima volta che Eni-Plenitude finisce nel mirino delle autorità francesi. Già nell´agosto del 2023, il fornitore energetico – allora noto come Eni France – era stato costretto a rimborsare 50 milioni di euro a oltre 100.000 clienti, a causa di errori nell´applicazione del "bouclier tarifaire", lo scudo tariffario varato dal governo francese per proteggere i cittadini dall´esplosione dei prezzi dell´energia. In quell´occasione, i clienti avevano ricevuto bollette gonfiate, frutto di una gestione errata dei meccanismi di tutela.

A distanza di un anno, Eni – oggi operante in Francia con il marchio Plenitude – torna al centro delle polemiche con una nuova sanzione: 275mila euro di multa per pratiche commerciali ritenute ingannevoli, legate all´invio di bollette sottostimate a oltre 77mila clienti tra il 2022 e il 2023.

Secondo l´inchiesta condotta dalla DGCCRF (Direzione generale della concorrenza, dei consumatori e della repressione delle frodi), Plenitude avrebbe inviato ai propri clienti piani di pagamento mensili con importi apparentemente rassicuranti, ma calcolati su stime di consumo non aggiornate all´impennata dei prezzi dell´energia successiva all´invasione russa dell´Ucraina, che prevedevano anche bolletta finale di conguaglio nettamente superiore.

La DGCCRF ha definito pertanto questo comportamento una "pratica commerciale ingannevole", e con l'accordo della Procura di Nanterre, Plenitude ha accettato di pagare la sanzione, considerata proporzionata alla gravità dei fatti, dopo aver collaborato sin dall´inizio con le autorità durante tutto l´iter dell´inchiesta.

Plenitude ha inoltre precisato che i 50 milioni di euro restituiti ai clienti nel 2023 non rappresentano un risarcimento diretto, ma l´applicazione degli aiuti statali previsti dal governo francese per contenere l´impatto dell´aumento dei prezzi energetici.

 








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