Secondo
il XIV Rapporto "Animali in Città" di Legambiente, solo il 39,5% dei 734 Comuni
analizzati ha raggiunto la sufficienza nella gestione degli animali da
compagnia. I servizi risultano carenti, disomogenei e spesso assenti,
soprattutto nei Comuni interni, dove solo il 10,4% dispone di aree cani e
appena il 21,9% offre pensioni per animali.
La
situazione delle aree cani è particolarmente critica: in Italia ne esistono
solo 1.602, una ogni 6.848 abitanti. Alcuni piccoli Comuni, come Cervicati e
Casalanguida, si distinguono per l´alta densità di spazi dedicati. All´opposto,
grandi città come Napoli e Messina offrono pochissime aree rispetto alla
popolazione, lasciando decine di migliaia di proprietari senza alternative.
Gravissima
anche la carenza di sanità veterinaria pubblica, con appena due ospedali
statali presenti in tutta Italia, uno a Perugia e l´altro a Napoli. La maggior
parte della spesa pubblica del settore, pari al 75%, ricade sui Comuni, mentre
le ASL contribuiscono solo per il 25%, lasciando scoperta una parte essenziale
del welfare, in particolare per le famiglie più fragili.
Legambiente
sollecita un intervento deciso da parte dello Stato, chiedendo l´assunzione di
6.000 veterinari pubblici, la creazione di almeno 1.000 strutture sanitarie per
animali e un aumento delle aree verdi accessibili. Gli animali da compagnia
sono parte integrante della vita quotidiana di milioni di italiani, ma le città
non sono ancora pronte ad accoglierli in modo adeguato e inclusivo.
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