Nel
2024, più della metà delle famiglie in povertà energetica non ha ricevuto alcun
sostegno economico sotto forma di bonus sociali per l´energia. A segnalarlo è
l´Istat, che denuncia l´inefficacia crescente di uno strumento fondamentale per
la lotta contro la vulnerabilità energetica.
I
bonus sociali, introdotti nel 2008 e rafforzati nel 2021, hanno raggiunto il
loro apice nel 2022, quando la crisi dei prezzi dell´energia mise a dura prova
famiglie e imprese. Ma a partire dal 2023, la stretta sui requisiti di accesso
ha ridotto il numero dei beneficiari, lasciando scoperte molte famiglie
fragili.
Secondo
l´Istat, nel 2024 il 52,6% delle famiglie in povertà energetica non ha ricevuto
alcun bonus, mentre tra quelle che lo hanno ottenuto, molte versano ancora in
condizioni di vulnerabilità.
L´erogazione
automatica dei bonus è legata alla presentazione dell´attestazione ISEE, che
però non tutte le famiglie in difficoltà presentano. Inoltre, lo stesso
indicatore ISEE, basato su dati patrimoniali, non sempre riflette la reale
condizione di povertà energetica, che dipende soprattutto da reddito e consumi
energetici.
Di
conseguenza, il sistema attuale risulta parzialmente efficace e con effetti
redistributivi limitati, lasciando senza aiuti molte delle famiglie che ne
avrebbero realmente bisogno.
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