Uno
studio recente del CVUA Stuttgart, centro tedesco di analisi alimentari, ha
rilevato alti livelli di 5-idrossimetilfurfurale (5-HMF) in alcuni tipi di
frutta secca, in particolare prugne, mirtilli rossi (cranberries) e ciliegie,
che si forma durante l´essiccazione a caldo.
Su
oltre 100 campioni analizzati tra il 2023 e il 2024, più di un terzo presentava
concentrazioni superiori a 100 mg/kg, con un picco di 2277 mg/kg nei mirtilli
rossi. Al contrario, datteri e fichi sono risultati quasi privi di 5-HMF,
mentre albicocche, mele, ananas e uvetta mostravano valori generalmente bassi.
Anche
se il 5-HMF non è considerato molto tossico, una sostanza che si forma quando
viene metabolizzato (chiamata SMF) ha mostrato effetti potenzialmente dannosi
nei test sugli animali. In Europa non ci sono ancora limiti legali per questa
sostanza, ma gli esperti tedeschi consigliano comunque di ridurne la presenza
quando è possibile.
I
prodotti biologici, secondo i dati, tendono ad avere valori più bassi,
probabilmente grazie a metodi di essiccazione più delicati.
In
attesa di ulteriori studi previsti nel 2025, gli esperti raccomandano
moderazione nel consumo di prugne, ciliegie e cranberries, preferendo frutti
come datteri, fichi e albicocche, che si confermano le scelte più sicure.
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