Smartphone più riparabili: l´Europa cambia etichetta, ma la strada è lunga

2025-10-15


Dal mese di giugno 2025, chi acquista uno smartphone o un tablet in Europa trova sull´etichetta energetica un nuovo indicatore: il punteggio di riparabilità, una novità pensata per ridurre rifiuti elettronici e favorire un'economia più circolare. L´iniziativa, promossa dalla Commissione Europea attraverso il Joint Research Centre (JRC), vuole spingere i produttori verso dispositivi più facili da riparare, contrastando l´obsolescenza programmata.

Il punteggio va da A (facile da riparare) a E (difficile) e si basa su due fattori: la frequenza con cui i componenti si guastano (come batterie e schermi) e la facilità con cui possono essere riparati, considerando anche la disponibilità di pezzi di ricambio e manuali tecnici.

Nonostante il cambiamento, i produttori faticano ad adeguarsi pienamente alla nuova filosofia.

Secondo le stime europee, le nuove regole potrebbero far risparmiare 20 miliardi di euro all´anno ai cittadini UE e ridurre significativamente le emissioni entro il 2030. Tuttavia, persistono criticità: costi elevati per i ricambi, componenti difficilmente accessibili e software che limita le riparazioni indipendenti.

L´etichetta è un primo passo importante, ma per passare davvero da "usa e getta" a "ripara e riusa" serviranno anche controlli efficaci e una reale volontà di cambiare da parte delle aziende.








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