Il 3 e 4 novembre, a Bruxelles, la Commissione speciale del Parlamento europeo sulla crisi abitativa nell´Unione Europea (HOUS) - istituita per analizzare le cause strutturali della crisi abitativa che attraversa il continente e proporre soluzioni politiche concrete che possano rendere la casa un diritto accessibile a tutti - si è riunita, in udienza pubblica, per discutere aspetti specifici della crisi.

Nel corso di queste giornate la Commissione ha analizzato il tema delle difficoltà affrontate dai gruppi dei più vulnerabili - giovani, nuclei familiari con figli e persone anziane - nel trovare una casa e ha evidenziato come l´impatto della crisi abitativa vari in funzione delle condizioni socio-demografiche; è stato quindi approfondito il tema della sfida abitativa delle giovani generazioni, mettendo in luce il ruolo cruciale dell´alloggio per studenti. L´insufficienza di residenze studentesche dedicate, l´aumento dei costi abitativi e le difficoltà ad accedere a soluzioni abitative dignitose ostacolano la frequenza universitaria, ritardano i percorsi di autonomia e favoriscono l´allontanamento dei giovani dalle regioni meno sviluppate.

È stato poi esaminato il complesso tema della necessaria costruzione e ristrutturazione del patrimonio abitativo ed è stato infine affrontato il tema della regolamentazione degli affitti a breve termine, che, pur generando ottime opportunità economiche, influisce sulla disponibilità di alloggi nelle aree urbane più attrattive. La riduzione della disponibilità di abitazioni a lungo termine e l´aumento dei costi per i residenti rende necessari interventi che possano riequilibrare il rapporto tra sviluppo economico, coesione urbana e diritto sociale alla casa.

La crisi abitativa è un fenomeno complesso e multidimensionale, caratterizzato da fattori tra loro interconnessi e, per affrontarlo in modo efficace, è necessario adottare un approccio integrato, che tenga conto delle diverse componenti economiche, sociali e territoriali che incidono sull´accessibilità della casa.