I Cobas e i sindacati di base hanno proclamato lo sciopero generale per la giornata di venerdì 28 novembre.

Le ragioni dello sciopero sono molteplici e toccano diversi ambiti della vita sociale, economica e politica del Paese.

La Confederazione Cobas indice la mobilitazione opponendosi alla Legge di Bilancio e chiedendo maggiori investimenti pubblici in scuola, sanità e trasporti, finanziati anche con un forte taglio delle spese militari. Tra le richieste principali ci sono la stabilizzazione del personale precario e degli appalti, aumenti salariali per recuperare il potere d´acquisto perso (circa il 30%) e pensioni adeguate all´inflazione, pari all´ultimo stipendio. Il sindacato domanda inoltre riduzione dell´orario di lavoro, salario minimo e lo stop al sostegno militare a Israele.

La protesta vuole denunciare anche la violenza di genere e il divario salariale femminile, così come criticato il DDL Sicurezza, ritenuto repressivo. Infine, Cobas respinge il progetto di Autonomia differenziata, considerato fronte di ulteriori disuguaglianze territoriali.

Sono previste manifestazioni e iniziative di protesta in numerose città e si prevedono disagi alla rete dei trasporti.

Sciopero dei treni di Italo e di Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord dalle ore 21 di giovedì 26 novembre alle ore 21 del giorno dopo, con fasce di garanzia previste dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00. Si registreranno disagi anche per chi viaggia con i treni regionali, con i servizi essenziali previsti dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18.00 alle 21.00 di venerdì 28 novembre.

Anche bus, metro e tram potranno subire interruzioni, con fasce di garanzia 6:00 - 8:29 e 17:00 - 19:59 nelle principali città.

Stop anche per i lavoratori del trasporto aereo con Enac che ha pubblicato l´elenco dei voli garantiti.