Il Rapporto "Il Riciclo in Italia 2025" della Fondazione per
lo Sviluppo Sostenibile presentato a Milano in occasione della quarta
Conferenza Nazionale dell´Industria del Riciclo analizza l´andamento di 19
filiere.
Secondo i dati Eurostat, l´utilizzo circolare di materia nel
2024 raggiunge il 21,6%, quasi il doppio della Germania (14,8%) e della Francia
(17,8%).
Un´indagine congiunta Fondazione per lo Sviluppo
Sostenibile–Ispra–Conai mette in risalto anche l´importanza degli imballaggi
nel generare materie prime seconde: rappresentano il 66% del vetro riciclato,
il 54% della carta e circa la metà della plastica.
L´industria italiana della plastica riciclata, però, vive
una fase di profonda crisi: l´obbligo del 25% di PET riciclato nelle bottiglie
non ha generato l´atteso aumento della domanda. Senza interventi urgenti,
sostiene la Fondazione, si rischia di compromettere una filiera strategica.
Anche per quanto riguarda i rifiuti elettronici (RAEE) nel
2024 il tasso di raccolta è sceso sotto il 30%, meno della metà del target UE
del 65%.
La Commissione Europea valuta l´introduzione di una tassa di
2 euro/kg sui RAEE non raccolti: per l´Italia ciò significherebbe un costo di
2,6 miliardi l´anno.
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