In Comunicati, Politica Economica

“Ad aprile si registra una sostanziale stazionarietà delle vendite al dettaglio": questo il bollettino dell’Istat sull’andamento del commercio nel nostro Paese.

Rispetto a marzo la variazione registrata è nulla, su base annua si registra invece un aumento del 4,2% in valore e del 4,6% in volume, incremento avvenuto sulla spinta delle vendite legate alle festività pasquali.

Forte impennata per l’e-commerce, che segna un aumento del +17,2%.

Nonostante le spinte positive è importante notare come l’andamento delle vendite si stia attestando su livelli invariati rispetto al mese precedente. Segnale che indica il clima di preoccupazione e incertezza in cui vivono molte famiglie, sicuramente destinato ad aggravarsi alla luce di alcuni importanti fattori sul piano economico.

Il primo in termini di incidenza è sicuramente l’allarme relativo all’aumento dell’IVA dal prossimo anno: misura che avrà un impatto catastrofico sulle condizioni delle famiglie e sull’intero sistema economico, con la prospettiva di ricadute di 831 Euro annui a famiglia.

Altro elemento di preoccupazione è senz’altro lo stato di salute della nostra economia, con il PIL a “crescita zero”, una manovra correttiva in vista e le minacce di speculazione sui mercati internazionali sempre più vicine (Moody’s ieri è stata molto chiara in proposito n.d.r.).

“Di fronte a questa situazione l’atteggiamento arrogante assunto del Governo, che ottusamente intende proseguire sulla strada delle misure ‘fabbrica consensi’ non aiuta il Paese.” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori. – “Per questo rinnoviamo il nostro invito alla responsabilità, rivendicando un piano straordinario per il lavoro e per la crescita. Un piano capace di rilanciare lo sviluppo e determinare una ripresa del potere di acquisto e della domanda interna su basi stabili e durature, senza limitarsi a provvedimenti di carattere assistenzialistico e demagogico.”

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