In Comunicati, Politica Economica

È scontro all’interno del Governo per l’aumento dell’IVA.

Dopo le affermazioni di ieri del Ministro Tria, che ha dichiarato che: «Il Def conferma sostanzialmente la legislazione vigente, l’aumento Iva è nella legislazione vigente e il Def non cambia questa previsione». Le possibili alternative agli aumenti «saranno valutate», ma «non si possono definire oggi».

Una dichiarazione che ha gettato benzina sul fuoco, spaccando ancora di più l’Esecutivo tra chi non vuole rinunciare alla Flat Tax e sarebbe disposto anche ad aumentare l’IVA e chi, invece, assicura che l’aumento non ci sarà, preoccupato più dal venir meno dei consensi elettorali che dalle conseguenze disastrose che tale operazione avrebbe sull’economia.

Aggiornando i calcoli delle ricadute con le aliquote del 13% per i beni attualmente tassati al 10% e del 25,2% per quelli tassati al 22%, le ricadute per i cittadini si fanno ancora più salate:

Per i beni tassati al 25,2%: gli aumenti diretti, nel 2020, saranno di +432,20 Euro annui a famiglia.

Per i beni tassati al 13%: gli aumenti diretti, nel 2020, saranno di +273,60 Euro annui a famiglia.

A ciò si aggiungono le ricadute in termini indiretti, dovute all’incremento delle accise e dell’IVA sui carburanti (che incidono sui costi di trasporto dei beni), determinando un ulteriore aggravio di 125,47 Euro annui e portando così il totale a +831,27 Euro annui a famiglia.

“Ricadute insostenibili per le famiglie, i cui redditi sono fermi da anni. Un aumento di questa portata segnerebbe una caduta verticale della domanda interna, con conseguenze catastrofiche sulla produzione industriale e sul mercato occupazionale.” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.

Per questo al Governo e al Parlamento intero chiediamo di fare un passo indietro, rinunciando a dichiarazioni avventate, annunciate in campagna elettorale, pur di evitare a tutti i costi l’incremento dell’IVA.

Per dare qualche esempio di come potrebbero crescere i prezzi di alcuni tra i più rappresentativi prodotti di consumo all’indomani dell’aumento dell’IVA, l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha elaborato uno schema riportando gli aumenti prodotto per prodotto.

 

 

Alcuni esempi di aumenti

   
 

con IVA al 10%

con IVA al 13%

Fettine di vitello (al kg)

 €                        25,80

 €                        26,57

Prosciutto crudo (al kg)

 €                        33,10

 €                        34,09

Filetto di nasello (al kg)

 €                        18,97

 €                        19,54

Yogurt alla frutta (2 pz.)

 €                          1,79

 €                          1,84

Uova (conf. 6)

 €                          2,85

 €                          2,94

Energia elettrica (spesa annua)

 €                     573,00

 €                     590,19

Gas (spesa annua)

 €                  1.316,00

 €                  1.355,48

Acido acetilsalicilico (20 cpr.)

 €                          5,65

 €                          5,82

Biglietto treno Roma-Milano

 €                        86,00

 €                        88,58

Volo Roma-Milano

 €                     119,00

 €                     122,57

Volo Roma-Parigi

 €                     122,80

 €                     126,48

 

 

 

con IVA al 22%

con IVA al 25,2%

Bottiglia di vino

 €                          7,50

 €                          7,74

Giacca uomo

 €                        86,50

 €                        89,27

Pantalone uomo

 €                        72,00

 €                        74,30

Scarpe uomo

 €                     121,00

 €                     124,87

Giacca donna

 €                        69,90

 €                        72,14

Pantalone donna

 €                        71,50

 €                        73,79

Scarpe donna

 €                     119,00

 €                     122,81

Shampoo

 €                          3,90

 €                          4,02

Deodorante

 €                          4,60

 €                          4,75

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