In Acqua, Energia, Gas e Rifiuti, Comunicati, Fine mercato tutelato

La Relazione annuale di ARERA al Parlamento rivela un quadro in cui permangono forti criticità e squilibri, su tutti i fronti.

Nel settore del servizio idrico la situazione è allarmante: crisi idriche e siccità sono un’emergenza ormai all’ordine del giorno, mentre le perdite nella rete idrica rimangono su livelli elevati, con punte drammatiche in molte zone del Sud e delle isole. Una situazione che evidenzia le gravi inefficienze nella gestione del servizio idrico, ancora troppo frammentata, che si dimostra incapace di affrontare con efficacia le sfide della transizione ecologica e del cambiamento climatico.

Nonostante i disservizi e la disomogeneità della qualità del servizio, sia nel settore idrico che in quello dei rifiuti, le tariffe non accennano a rallentare la loro corsa, ben oltre i livelli dell’inflazione. Un andamento insostenibile per molte famiglie, che manifestano infatti disagi e difficoltà.

Nel settore dei rifiuti è urgente, in tal senso, accelerare la diffusione della tariffazione puntuale, per garantire equità, trasparenza ed efficienza nel servizio, incentivando comportamenti virtuosi e una maggiore responsabilizzazione da parte degli utenti e dei gestori.

La nota più dolente di tutte riguarda il settore energetico: da un breve bilancio fatto dopo l’abbandono del mercato tutelato è emerso, come avevamo previsto, che questa scelta non solo non ha prodotto vantaggi concreti per i consumatori, ma al contrario ha alimentato abusi, pratiche commerciali scorrette e disparità tra aziende e cittadini, con le prime che continuano a far valere il loro strapotere sugli utenti, spesso non sufficientemente informati.

Anche in questo campo le tariffe continuano a pesare in maniera eccessiva: i prezzi di gas ed energia elettrica restano eccessivamente volatili, con gravi ripercussioni sulla spesa delle famiglie. Per questo riteniamo fondamentale rafforzare i sostegni alle famiglie, a partire dal potenziamento dei bonus sociali e dalla lotta alla povertà energetica, che rischia di avere una portata che va ben oltre i dati ufficiali. È necessario, inoltre, mettere in atto la promessa ma mai attuata riforma degli oneri di sistema. Per garantire una maggiore correttezza delle tariffe e arginare l’impatto dei fenomeni speculativi è indispensabile, poi, tornare a parlare del disaccoppiamento del prezzo dell’energia elettrica, oggi agganciato alle quotazioni gas sulla borsa Ttf olandese.

Un piano energetico nazionale davvero efficace e lungimirante deve necessariamente includere una strategia solida e coordinata per la transizione ecologica. Questa non può gravare unicamente sui cittadini: è fondamentale prevedere adeguati strumenti di sostegno, investimenti strutturali e un quadro regolatorio favorevole, capace di promuovere con decisione lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili e la diffusione di fonti di energia pulita.

ARERA: energia, acqua, rifiuti, su tutti i fronti permangono ancora molte criticità e le tariffe sono ancora troppo alte. La fine del mercato tutelato ha creato solo più abusi e maggiore confusione.

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