In Comunicati, Politica Economica

I dati diffusi da Confcommercio sull’andamento dei consumi (nell’ultimo mese del 2016 +0,3% rispetto a novembre) confermano ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, il lento e travagliato cammino del nostro sistema economico verso una ripresa incerta.

Come sostiene la stessa Confcommercio, a pesare fortemente su tale trend sono “le preoccupazioni per le prospettive a breve dell’economia”.

Preoccupazioni non certo infondate, visto l’andamento occupazionale e la minaccia incombente di una manovra correttiva che, stando alle prime indiscrezioni, potrebbe andare ad agire sulle accise sui carburanti.

Per risollevare tale situazione e aprire una nuova fase di slancio è fondamentale che il Governo torni urgentemente ad occuparsi della vera, grande priorità del Paese: il Lavoro.

Sono ancora troppi i giovani che possono mantenersi solo grazie al sostegno economico di genitori, nonni, parenti, con un onere a carico delle famiglie che l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha calcolato pari a 450 Euro al mese.

Sempre il nostro Osservatorio ha calcolato che, se il tasso di disoccupazione si attestasse al 6% (livello pre-crisi, ancora eccessivo a nostro parere), la capacità di acquisto delle famiglie aumenterebbe di circa +40 miliardi di Euro l'anno.

Una cifra importante, che darebbe nuovo ossigeno alla domanda interna ed alla produzione, soprattutto alla luce della forte contrazione dei consumi avvenuta nel corso degli ultimi anni: basti pensare che dal 2012 ad oggi i consumi delle famiglie hanno registrato una diminuzione pari al -10,8%, che equivale ad una minore spesa da parte delle famiglie di circa 76,7 miliardi di Euro.

“Per dare nuove prospettive al Paese e contrastare l’incertezza dilagante è indispensabile un intervento fermo e deciso del Governo.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

Un intervento che preveda l’avvio di investimenti e risorse per la ricerca, lo sviluppo tecnologico, la realizzazione e la modernizzazione delle infrastrutture, la messa in sicurezza antisismica, nonché la valorizzazione dell'offerta turistica.

È giunto il momento di cambiare passo, di dare il via ad un’apertura, coraggiosa, verso la crescita e la ripresa.

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