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Secondo le stime preliminari diffuse questa mattina dall'Istat, l'inflazione a giugno rimane ferma al +0,1%, lo stesso livello registrato il mese scorso. Si conferma quindi il tenue segnale positivo registrato a maggio, che è tuttavia ancora insufficiente per poter parlare di ripresa, soprattutto se si considerano le percentuali relative alle possibilità occupazionali nel nostro Paese e alla capacità di acquisto delle famiglie. I dati sulla disoccupazione restituiscono l'immagine di un'economia ferma e dimostrano con chiarezza che un dato positivo, da solo, non è abbastanza.

 

E' estremamente urgente agire per rilanciare la domanda interna, intervenendo prima di tutto per risollevare il potere d'acquisto: quest'ultimo ha già subito un crollo del -13,4% dal 2008 ad oggi e un'ulteriore contrazione non solo aggraverebbe la situazione economica delle famiglie ma porterebbe anche ad acuire la crisi sul fronte della produzione.  

 

Il rilancio dell'occupazione deve costituire un obiettivo prioritario per il Governo e deve essere realizzato stanziando importanti investimenti per la ricerca e lo sviluppo (in primis per la banda larga), valorizzando l'offerta turistica nel nostro Paese e destinando fondi alla modernizzazione e alla messa in sicurezza degli edifici pubblici, a partire da scuole ed ospedali.

 

 

"Rilanciare il lavoro significa non solo dare respiro alla domanda interna e offrire un nuovo impulso ai consumi ma anche restituire prospettive e redditi ai giovani e meno giovani, che al momento trovano sostegno economico solo nelle proprie famiglie" – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

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