In Comunicati, Politica Economica


Oltre a dover pagare cifre salate, ben più salate dell'IMU, i cittadini si trovano in questo periodo alle prese con le complicazioni della TASI.


Secondo le nostre ricerche e analisi, infatti, la TASI sulla prima casa è risultata più cara dell'IMU del 19,16%: è costata alle famiglie, in media, 234,07 Euro.


Per non parlare del grave problema relativo a circa 5 milioni di famiglie che, in precedenza, non pagavano l'IMU perché beneficiavano delle detrazioni e ora si trovano a pagare salati importi per la TASI.


Come se non bastasse, a complicare la situazione, vi è il fatto che entro il 16 giugno si deve pagare la prima rata, ma quasi nessuno ha ricevuto a casa il modulo precompilato per il pagamento che, per norma, i comuni avrebbero dovuto spedire ai cittadini.


Questi ultimi sono costretti a recarsi presso i Caaf e  le associazioni per informarsi su quanto devono pagare e come.


Una gravissima carenza di informazione di cui sono responsabili i comuni, sempre pronti ad inviare multe e solleciti di pagamento, ma evidentemente non in grado di inviare moduli per permettere ai cittadini di pagare per tempo.


Un'inefficienza intollerabile, che rischia di danneggiare i comuni stessi oltre che i cittadini, dal momento che non sapendo di dover pagare molte famiglie lo faranno in ritardo.


Ricordiamo a tutti i cittadini, in ogni caso, che l'importo da pagare entro il 16 giugno è pari alla metà di quanto versato lo scorso anno per la TASI.

 


Per questo chiediamo maggiore efficienza ai comuni, che devono provvedere con urgenza all'invio dei modelli per il pagamento e ad informare in maniera adeguata i cittadini.

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