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Si è svolta oggi a Roma, presso la sede della Federconsumatori Nazionale, la conferenza stampa relativa all’andamento delle tariffe dell’energia elettrica e del gas, sia sul mercato libero che su quello tutelato.

L’evoluzione della spesa ha fatto registrare:

  • per il gas un aumento del 52,44% dal 1996 al 2016,
  • per l’energia elettrica del 74,5% dal 1996 al 2016.

Nel dettaglio, nel 2016, la spesa di una famiglia media è stata di 1124 Euro annui per il gas (con un consumo di 1400 mc) e di 498 Euro per l’energia elettrica (per un consumo di 2700 Kwh).

Le maggiori evidenze riguardano l’onerosità delle imposte, in particolare gli oneri di sistema, che ammontano al 38% dell’importo della bolletta del gas e del 19% per la bolletta dell’energia.

A fronte di tale andamento si rivela ancora marginale il ricorso al bonus gas e bonus energia, di cui beneficiano ancora poche famiglie rispetto a quelle che ne avrebbero diritto, a causa della scarsa informazione e della complessità dell’iter per presentare domanda.

Inoltre, dalla comparazione tra il mercato tutelato e quello libero, emerge la scarsa, scarsissima convenienza di quest’ultimo.

Le offerte variabili sul mercato libero, a condizioni economiche aggiornate al 23 gennaio 2017, (per un consumo di 2700 Kwh annuali) consentono un risparmio medio dal 2,62% al 5,73%.

Leggermente meglio va per le offerte a prezzo bloccato, il cui risparmio va dal 9,76% al 14,4%. Analizzando l’andamento di tali risparmi, complessivamente, per le offerte variabili, in 7 anni il risparmio si è ridotto del 5%, per quelle a prezzo bloccato, del -0,07%.

Oltre allo scarso risparmio, ad ostacolare il decollo del mercato libero vi è la complessità dei contratti e delle bollette.

Da tali dati emerge, in vista dell’abolizione del mercato tutelato, un quadro desolante.

La convenienza delle offerte è praticamente inesistente, o comunque tende ad annullarsi nel tempo.

Un grave sintomo della mancanza di concorrenza… in un mercato in cui operano oltre 400 aziende!

Oltre alla mancata convenienza, sul mercato libero fioccano contratti non richiesti, pratiche commerciali scorrette e abusi.

In sostanza: il mercato libero c’è, ma è molto carente sul versante della competitività. Per questo riteniamo urgente capire il motivo per cui non funziona: monitorando tariffe, comportamenti e modalità di vendita, al fine di disporre regole più severe, che consentano finalmente ai cittadini un reale risparmio, attraverso una vera concorrenza e un servizio sempre migliore.

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