In Alimentazione, Comunicati

Il 20 maggio scorso il Senato ha approvato il Disegno di Legge 988 che mira a disciplinare il set­tore della produzione agricola, agroalimen­tare e dell’acquacoltura con metodo biolo­gico.

Un disegno che, tra i vari obiettivi, si prefigge anche quello dell’utilizzo di un marchio nazionale che contraddistingua i prodotti ottenuti con il metodo biologico, realizzati con materie prime coltivate o allevate in Italia.

Tutto nella norma, se non fosse che, tra le righe del provvedimento, a ben vedere, si può scorgere che le misure adottate per contraddistinguere e promuovere l’agricoltura biologica sono estese anche all’agricoltura biodinamica che, addirittura, viene equiparata a quella biologica.

Ai senatori è stata indirizzata nei giorni scorsi una lettera aperta da parte di 20 scienziati italiani che invitano il Parlamento a non approvare il testo che propone con fondi pubblici quella che gli scienziati definiscono una “pratica esoterica opposta e inconciliabile con qualunque dato scientifico”.

L’agricoltura biodinamica è infatti un insieme di pratiche pseudoscientifiche, che legano la fertilità del terreno e l’agricoltura alla filosofia e all’astrologia.

A cavallo tra l’esoterismo e strani riti propiziatori questo tipo di agricoltura “usa parti di animali (quali teschi, pelli di topo, corna di vacca o vesciche urinarie di cervo) nelle quali infilare cortecce, fiori o letame, da sotterrare ed eventualmente dissotterrare dopo qualche tempo: a fondamento, essa evoca forze cosmiche come motrici di qualunque azione terrena”, spiegano gli scienziati, nel tentativo di riportare alla ragione il Parlamento.

Ci sarebbe da ridere se non fosse che, non solo questo tipo di agricoltura se equiparata a quella biologica riceverebbe un immotivato e inaccettabile riconoscimento, insieme al sostegno con fondi pubblici, ma anche che tali pratiche sarebbero riconducibili a un marchio registrato estero di una multinazionale tedesca.

Nonostante ciò il Senato ha approvato tale testo, che ora passerà alla Camera, a cui facciamo appello affinché ogni riferimento all’agricoltura biodinamica venga definitivamente cassato. Questo non impedirà, come sottolineato dalla Senatrice Cattaneo, di ottenere la certificazione di prodotti biologici, ovviamente rispettando i protocolli in materia, ma al contempo non si darà dignità ad una pratica fuori da ogni canone della scienza e della ragione.

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