In Alimentazione, Comunicati

Grande apprezzamento per la decisione di innalzare al 20% la quantità minima di frutta contenuta nelle bevande analcoliche alla frutta commercializzate in Italia (precedentemente era appena il 12%).

Un importante passo avanti per la tutela e per il rispetto delle informazioni date ai consumatori.

Finalmente si potranno chiamare a pieno titolo succhi di frutta, perché la frutta ci sarà veramente!

Sull’onda di questo successo, attendiamo ora un deciso passo avanti sull’etichettatura: non è possibile che, nonostante i numerosi casi di frodi, allarmi e contraffazioni, non sia stata ancora introdotta una normativa che obblighi l’indicazione di origine per tutti i prodotti alimentari e per gli ingredienti che li compongono.

 

La trasparenza dell’informazione è un diritto fondamentale dei cittadini. Ci aspettiamo che Governo ed Istituzioni operino concretamente per garantirlo ed ampliarlo, tutelando così anche il prezioso patrimonio del made in Italy. 

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