Sempre più ferma la volontà, da parte della giunta capitolina, di procedere allo scioglimento de Le Assicurazioni di Roma – Mutua Assicuratrice Romana.
Un istituto che, dal 1973, assicura i rischi della città di Roma.
La compagnia fu creata per volontà del Comune di Roma e delle grandi aziende municipalizzate, Acea, Ama, Atac e Stefer, Soci Fondatori, con lo scopo di costituire un organismo per la gestione delle attività assicurative relative al patrimonio ed ai compiti istituzionali dei Soci, volto anche a gestire i complessi rapporti con i cittadini, relativamente agli indennizzi ed ai risarcimenti.
Un'operazione del tutto controproducente.
È infatti assurda l'ipotesi di recuperare risorse economiche chiudendo i battenti di una delle poche municipalizzate che, invece di assorbire i soldi dei contribuenti, li utilizza al meglio creando risparmio per la collettività e producendo profitti.
Procedere alla inevitabile liquidazione volontaria della Mutua comporterebbe, tra l'altro, altissimi costi tecnici quali: il mantenimento in essere della struttura deputata alla liquidazione dei sinistri, la devoluzione dei premi assicurativi ad altra impresa di assicurazione (con l’erogazione a broker o agenzie di provvigioni), la spese di ricollocazione del personale e non ultima l’ipotesi che il volume complessivo delle riserve sinistri potrebbe, nel tempo rivelarsi insufficiente a coprire il risarcimento di tutti i danneggiati, comportando per Roma Capitale l’obbligo di provvedere alla relativa copertura finanziaria. Liquidazione volontaria è cosa ben diversa dalla liquidazione coatta amministrativa, nella quale al termine dell’inventario dei beni mobili ed immobili, si procede a formulare proposte con ribasso percentuale ai creditori: liquidazione volontaria non ammette, salvo patti individuali, il ricorso a tali formule. E’ pertanto evidente che il conto economico di tale decisione graverebbe, quindi sulla collettività.
Per questo chiediamo al Comune di Roma di meditare bene tale decisione, nell'interesse dei cittadini e del Comune stesso.
È inspiegabile, infatti, come si pensi di abolire una mutualità gestita in modo virtuoso per affidarsi alle spregiudicate politiche improntate al guadagno delle compagnie assicuratrici che operano sul mercato.
Federconsumatori Nazionale e Federconsumatori Lazio chiedono ufficialmente all'Ivass di controllare e vigilare su tale vicenda, fornendo al più presto un parere circostanziato sull'opportunità di tale operazione a nostro parere estremamente discutibile.