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ADUSBEF FEDERCONSUMATORI 

COMUNICATO STAMPA 4 gennaio 2014 

Autostrade. Chiesto 
incontro urgente con il Governo inaccettabile un comportamento forte 
contro i pensionati ma debole con le società che gestiscono la rete 
autostradale, alle quali concede aumenti dei pedaggi fino al 15%.Tra 
costi diretti e indiretti + 87 euro annui a famiglia

Dal 1 gennaio 
sono scattati gli aumenti dei pedaggi autostradali. L’incremento, in 
media, è pari al 4% ma in alcuni casi ha raggiunto punte dell’8,28% 
(Strada dei Parchi) , del 12,9% (autostrada Venezia-Trieste) e del 15% 
(autostrada Torino-Aosta). Gli aumenti, quindi, risultano di gran lunga 
superiori al tasso di inflazione e – considerando che in Italia il 
trasporto dei prodotti avviene prevalentemente su gomma – avranno 
pesanti ripercussioni su tutti prezzi, andando a sommarsi alla ormai 
insostenibile pressione fiscale. Abbiamo calcolato che tra aumenti 
diretti ed indiretti ci sarà una ricaduta sul tasso di inflazione di 
circa lo 0,3% pari a 87 euro annui a famiglia.
Tale aumento delle 
tariffe autostradali è inaccettabile e ingiustificabile ed è 
insopportabile l’atteggiamento del Governo, che si sta vantando di aver 
contenuto l’ammontare degli aumenti.
Inoltre l’incremento dei pedaggi è 
stato messo in atto proprio in questi giorni di festa, in cui la 
mobilità sulle autostrade è particolarmente elevata: ci rifiutiamo di 
credere che si tratti di una coincidenza e ci sembra piuttosto che si 
voglia applicare una sorta di “tassa sulle vacanze” dei cittadini, 
mettendo gli interessi dei gestori della rete autostradale davanti a 
quelli del Paese. 
“Riteniamo che gli aumenti siano immotivati e 
inammissibili, pertanto abbiamo chiesto un urgente incontro perchè 
siano rese note al più presto le giustificazioni che li hanno 
consentiti e soprattutto quali siano gli investimenti realizzati che li 
motiverebbero” – dichiarano Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, 
presidenti di Federconsumatori e Adusbef. 

Federconsumatori e Adusbef 
intendono acquisire i decreti dei Ministeri dei Trasporti e dell’
Economia che hanno autorizzato gli ultimi incrementi tariffari e tutta 
la relativa documentazione per verificare la possibilità di adottare 
azioni a tutela degli utenti. Chiediamo alle istituzioni locali di 
assumere una decisa iniziativa nei confronti del Governo per modificare 
radicalmente gli automatismi attuali ed introdurre garanzie di 
trasparenza e di controllo nel rapporto con le società 
concessionarie. 

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