In Banche e Assicurazioni, Comunicati

Raccogliamo quotidianamente le proteste dei risparmiatori relativamente agli inaccettabili ritardi del Governo nel disporre le modalità per accedere agli arbitrati.

È passato quasi un anno e molti cittadini che si sono visti mandare in fumo i risparmi di una vita stanno ancora aspettando di poter scegliere se accedere al rimborso automatico o mettere in atto l'arbitrato per l'ottenimento del ristoro integrale di quanto gli è stato sottratto.

Le modalità di rimborso automatico, infatti, oltre a prevedere delle condizioni precise su chi può accedervi (35 mila euro di reddito Irpef nel 2014 e/o i 100 mila euro di reddito mobiliare), impone il limite massimo del ristoro all'80% del capitale.

Chi volesse optare per l'arbitrato, di fatto, non può. In questo modo si privano i risparmiatori della libertà di scegliere una strada piuttosto che l'altra.

Un comportamento intollerabile quello del Governo, che aveva assicurato come la questione dei rimborsi fosse una assoluta priorità.

Stiamo operando attivamente e abbiamo richiesto un incontro immediato per sollecitare il Governo ed il Ministero a sbloccare una situazione che assume, di giorno in giorno, tratti sempre più assurdi e paradossali.

Chiediamo un impegno concreto al Governo, senza dimenticare che proprio a causa di un provvedimento dell'esecutivo i risparmiatori di Carichieti, Banca Marche, Banca Etruria e Cassa di Risparmio di Ferrara si sono visti espropriati dei propri averi, dopo essere stati ingannati e costretti ad investire in operazioni ad alto rischio.

In assenza di una soluzione immediata, che permetta ai cittadini di scegliere liberamente quale percorso seguire per ottenere i rimborsi, organizzeremo nelle prossime settimane manifestazioni e iniziative di protesta, per far sì che l'attenzione del Governo si focalizzi, una volta per tutte, sulla soluzione di questa sgradevole e inaccettabile situazione.

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