In Banche e Assicurazioni, Comunicati

"Dopo una attenta lettura del decreto relativo ai rimborsi dei risparmiatori delle quattro banche confermiamo le forti perplessità e la grave insoddisfazione già manifestate all'indomani dell'uscita del decreto." – dichiarano Elio Lannutti e Rosario Trefiletti.

I primi, gravi, elementi di insoddisfazione riguardano la definizione di un tetto ai risarcimenti nonché il collegamento degli andamenti  conciliativi a parametri di reddito del risparmiatore colpito. Di fronte a una truffa non c'è reddito né tetto che tengano. È un ragionamento che non sta in piedi: se di una truffa e di una pratica scorretta si è trattato, come sta emergendo dalle analisi sulla vicenda, è un truffa per tutti.

Preoccupante anche limitare il rimborso diretto ai cittadini che abbiano effettuato gli investimenti entro la data  del 12 giugno 2014, ovvero il momento in cui sulla Gazzetta ufficiale europea è comparsa la direttiva che detta le nuove norme per la risoluzione bancaria… come se tutti i cittadini ne fossero informati!

Di fronte a tali criticità chiediamo, quindi, la modifica dei parametri e delle limitazioni fissati per i rimborsi diretti. Ovviamente sarà nostra cura monitorare attentamente anche la celerità e la tempestività dei rimborsi diretti.

Annunciamo sin da ora, in ogni caso, che siamo pronti a percorrere ogni strada che dia risposte positive e pienamente soddisfacenti ai risparmiatori traditi: dal ristoro conciliativo alle vertenze legali.

Torniamo a sollecitare, infine, il Governo, affinché prenda tutti i provvedimenti necessari ad evitare che una vicenda come questa non si ripeta mai più: intervenendo sulle authorities di settore, affinché l'attività di controllo sia realmente efficiente e attenta. Due caratteristiche che, sia in Banca d'Italia che in Consob, spesso sono mancate. Proprio per questo saranno entrambe oggetto di vertenze di carattere legale da parte delle nostre Associazioni, che da sempre ne denunciano carenze e disattenzioni.

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