In Banche e Assicurazioni, Comunicati

In merito allo scandaloso regalo di 7,5 miliardi di euro alle banche private, derivante  dalle rivalutazione delle quote di Bankitalia con  ricorso all'approvazione forzata del D.L. 133/2013,  utilizzando lo strumento della "ghigliottina" mai utilizzato  nella storia della Repubblica Italiana, Adusbef e Federconsumatori avevano inviato il 4 febbraio esposti-denunce a tappeto indirizzate a 130 Procure della Repubblica, 25 Corti d’Appello, alla Procura Generale di Cassazione, alla Corte dei Conti ed alla Commissione Europea per evidente violazione dei Trattati Europei che vietano gli aiuti di Stato.

1)       Il D.L. 133/2013- avevano scritto nei ricorsi i legali delle due associazioni-  si pone in contrasto con la Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (“CEDU”) con particolare riferimento all’ art. 17 CEDU (“abuso del diritto”) e all’art. 1 del protocollo addizionale n° 1 CEDU (protezione della proprietà);

2)       Il D.L. 133/2013 presenta evidenti profili di violazione del diritto comunitario, a partire dalla sua fonte gerarchicamente sovraordinata, costituita dal Trattato di funzionamento dell’Unione Europea (come modificato dal Trattato di Lisbona del 13 dicembre 2007). In particolare si fa menzione, dell’art. 107 TFUE (“Aiuti concessi dagli Stati”), il quale definisce “incompatibili con il mercato interno, nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza”;

3)      dell’art. 169 TFUE (“Protezione dei consumatori”), secondo il quale al fine di promuovere gli interessi dei consumatori ed assicurare un livello elevato di protezione degli stessi, l'Unione contribuisce a tutelare la salute, la sicurezza e gli interessi economici dei consumatori;

4)      Il D.L. 133/2013, prevedendo espressamente aiuti di Stato in favore dei principali gruppi bancari italiani, realizza un intervento distorsivo nella definizione delle regole di concorrenza necessarie al funzionamento del mercato interno, che, secondo quanto stabilito dall’art. 3 del TFUE, costituisce materia oggetto di competenza esclusiva dell’Unione Europea.

La commissione europea si era attivata in data 11 febbraio, per confermare all’Adusbef l’apertura del fascicolo SA 38311 (2014 CP), su “Revaluation of Banca d’Italia – Italy”.

     Adusbef e Federconsumatori, nell’esprimere apprezzamento per la tempestiva azione della Commissione Europea su un evidente, ingiustificato ed illegittimo regalo di 7,5 miliardi di euro alle banche attinto dalle riserve straordinarie di Bankitalia patrimonio esclusivo degli italiani, che non può rientrare nella disponibilità dei ‘camerieri di turno dei banchieri’, in attesa dei doverosi riscontri dalle Procure della Repubblica per i profili penalmente rilevanti, depositeranno ulteriori memorie aggiuntive alla corposa denuncia già presentata ai primi di febbraio.

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