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"Seppur lievi, non ci piacciono affatto le tendenze al rialzo segnate dai prezzi dei carburanti.

Un segnale allarmante, che sembra lanciare i presupposti per nuovi aumenti che confermerebbero, ancora una volta, la nota teoria della doppia velocità." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

Non appena le quotazioni sui mercati internazionali accennano a rialzi, anche impercettibili, i prezzi ne risentono con la velocità della luce. Se invece le quotazioni si abbassano i prezzi, nella migliore delle ipotesi, rimangono stabili o recepiscono in minima parte le diminuzioni a distanza di mesi.

Allo stato attuale non è tollerabile alcun aumento. A maggior ragione all'indomani dello "sciagurato" incremento della tassazione avvenuto, nuovamente, la scorsa settimana.

Incremento che, come rileviamo dalle numerose segnalazioni, sta comportando sulla rete aumenti anche superiori ad 1 centesimo.

Non dimentichiamo che ogni minima maggiorazione del prezzo dei carburanti non incide unicamente sul costo dei rifornimenti per gli automobilisti, ma comporta importanti ricadute indirette sull'andamento dei prezzi dei beni di largo consumo che, nel nostro Paese, sono trasportati per oltre l'86% su gomma.

Proprio alla luce di tali considerazioni, in una fase di forte crisi del potere di acquisto delle famiglie e della domanda di mercato come quella attuale (che ha visto secondo le rilevazioni dell'O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori una contrazione del

-4,7% nel 2012, del -3,4% nel 2013 e si prevede nel 2014 un’ulteriore frenata del -1,1%), è indispensabile che il Governo intervenga per contrastare ogni aumento e ridurre, anzi, i costi dei carburanti.

 

Questo attraverso un serio ed attento monitoraggio dell'andamento dei prezzi applicati, nonché tramite la disposizione di una tassazione più equa sui carburanti, evitando tassativamente e categoricamente qualsiasi ulteriore aumento delle accise per fare cassa pesando, ancora una volta, sulle tasche dei cittadini.

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