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Le quotazioni del petrolio continuano a scendere, attestandosi oggi a 77 Dollari al barile (Wti) e 82 Dollari al barile (Brent).

Cifre ben più basse di quelle che, nello stesso periodo, si registravano lo scorso anno.

L'O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori raccoglie quotidianamente i tassi di cambio e le quotazioni del petrolio. Facendo il confronto con novembre 2013 e tenendo in considerazione le variazioni del cambio Euro/Dollaro, nonché il livello della tassazione attuale sui carburanti, emerge che il prezzo della benzina registra ben 11 centesimi di troppo rispetto al livello a cui si dovrebbe attestare.

Tale maggiorazione comporta notevoli ripercussioni per gli automobilisti, sia dal punto di vista diretto (sul costo dei carburanti), sia dal punto di vista indiretto (per le ripercussioni sui prezzi dei beni di largo consumo, dovute al fatto che in Italia oltre l'86% delle merci è trasportata su gomma).

In termini diretti l'aggravio è di +132 Euro annui. In termini indiretti ammonta a +104 Euro annui. Il totale è pari a +236 Euro annui.

"Un aggravio intollerabile, soprattutto alla luce della drammatica situazione economica che le famiglie e l'intero Paese stanno attraversando." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

Una maggiorazione inspiegabile, che risulta controproducente per le stesse compagnie, dal momento che l'aumento dei prezzi determina, da anni, un progressivo calo del consumo di carburanti.

Calo che danneggia anche l'erario.

Riteniamo indispensabile, pertanto, che il Governo ed il Ministero dello Sviluppo Economico intervengano prontamente per avviare una concreta riduzione dei costi dei carburanti. 

In particolare è necessaria la disposizione di una tassazione più equa sui carburanti, a partire dall'applicazione dell'approvata ma mai entrata in vigore accisa mobile (un semplice meccanismo che consente un riequilibrio della tassazione: all’aumentare del costo della materia prima, che innescherà una crescita dell’IVA, corrisponderà un parallelo riadeguamento al ribasso delle aliquote).

Inoltre bisogna intervenire concretamente per la completa liberalizzazione della distribuzione dei carburanti, ampliando la rete dei no-logo presso i quali è possibile risparmiare 8-9 centesimi al litro.

 

Infine è di fondamentale importanza evitare ad ogni costo l'incremento dell'IVA e delle accise contenuto nella clausola di salvaguardia della Legge di Stabilità: tali aumenti avrebbero effetti deleteri sull'intera economia, abbattendo ulteriormente consumi e potere di acquisto dei cittadini.

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