In Comunicati, Telecomunicazioni

La realtà dei fatti, purtroppo, sta confermando ciò avevamo previsto: l’applicazione della norma che prevede l’inserimento del canone Rai nella bolletta elettrica sta facendo emergere non poche criticità. Viste le recenti notizie sul decreto attuativo, riteniamo opportuno puntualizzare alcuni importanti aspetti della questione, onde evitare di confondere ulteriormente i cittadini in un panorama già caotico.

 

Il Consiglio di Stato ha espresso un parere sul decreto attuativo ma attenzione: questo non significa che l’imposta non verrà più inserita nella bolletta dell’energia elettrica né implica uno slittamento dei termini per la presentazione dell'autocertificazione! La scadenza del 30 aprile per l’invio dell’autocertificazione (10 maggio per chi la effettua in via telematica) e l’inserimento del canone in bolletta a partire dal 1 luglio restano in vigore.  

Il Consiglio di Stato chiede però al legislatore di rivedere il decreto attuativo. In particolare le criticità sollevate sull’assenza di una definizione di “apparecchio tv” e sulla necessità di una capillare campagna di informazione in merito agli utenti che non sono tenuti al pagamento ci portano, a maggior ragione, a chiedere al Governo una proroga al 31 maggio i termini per la presentazione dell’autocertificazione: si tratta di aspetti che fanno la differenza per chi debba pagare e chi no, quindi, visto che il tempo stringe, è necessario tenere conto di questi aspetti. I cittadini hanno bisogno di qualche settimana in più, in modo da poter avere notizie certe e indicazioni precise.

La materia è delicata e complessa e necessita di una regolamentazione puntuale, che non lasci spazio ad alcun dubbio e che prenda in considerazione tutte le fattispecie possibili.

Alla luce di questi ultimi sviluppi in una situazione a dir poco confusa, ribadiamo inoltre la nostra preoccupazione per ciò che accadrà nel momento in cui la norma diverrà operativa e per i possibili errori nelle bollette di luglio. 

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