In Comunicati, Politica Economica


Federconsumatori sta tutelando i cittadini che ad oggi si vedono notificare cartelle esattoriali ed atti di citazione, le prime volte al recupero da parte dell'Agenzia delle Entrate di contributi unificati non versati dall'avv. Canzona e di cui lo stesso non aveva minimamente informato chi ad esso si era rivolto, i secondi volti al recupero delle asserite competenze professionali maturate dall'avv. Canzona nei confronti dei suoi assistiti. Orbene, un tanto potrebbe apparire legittimo se non ci si soffermasse sulle fondamenta di tali pretese. L'avv. Canzona infatti in diverse comparsate televisive spiegava come i libretti antichi ritrovati dai cittadini magari in fondo ad un cassetto o tra le polveri di una soffitta in verità fossero dei veri tesoretti (e ciò non considerando invece la ormai contraria e consolidata giurisprudenza sul punto…). Tantissimi cittadini dunque decidevano di affidarsi al predetto professionista il quale si offriva di promuovere cause a tal fine richiedendo un compenso di € 150,00 per ciascuna posizione. Ad oggi dunque la causa in primo grado promossa contro Poste Italiane e Banca d'Italia dall'avv. Canzona per coloro che ad esso di erano rivolti si è conclusa con il rigetto delle domande svolte per mezzo del predetto professionista e con la condanna dei cittadini al pagamento delle spese legali alle parti vittoriose. Parrebbe, dalle testimonianze che abbiamo raccolto, che avverso tale sentenza sia stato promosso appello senza che gli assistiti dall'avv. Canzona ne avessero manifestato la volontà. Ulteriormente l'avv. Canzona, non tenendo fede a quello che era l'accordo inizialmente raggiunto con ciascuno dei suoi clienti ha promosso centinaia di cause avanti al Giudice di Pace di Roma volte al recupero delle competenze maturate non per € 150,00 come pattuito bensì per 3500 euro…cosa ben diversa…


Stante tutto ciò dunque la Consulta Giuridica della Federconsumatori sta predisponendo l'azione di difesa dei cittadini che per altro si vedono citati a comparire avanti al Giudice di Pace di Roma all'udienza del 22 giugno 2015. 

 


Invitiamo tutti coloro che dovessero trovarsi vittime di quanto sopra a rivolgersi ai nostri sportelli prima possibile per avere le necessarie informazioni e per poter trovare tutela. 

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