In Comunicati, Politica Economica

L'Istat attesta, a giugno, una diminuzione delle vendite al dettaglio del -0,3% rispetto al mese precedente e una crescita del +1,7% rispetto allo stesso mese del 2014.

Un dato a nostro parere sovrastimato, soprattutto se si pensa che giugno è stato un mese di importanti e pesanti scadenze per i cittadini, a partire dalla Tasi.

In ogni caso si tratta ancora di segnali ancora timidi e incerti, soprattutto se si guarda al disastroso andamento dei consumi nell'ultimo triennio (2012-2013-2014), pari al -10,7%.

Le famiglie si trovano ancora in una situazione di profonda crisi, aggravata dai numerosi impegni economici previsti nel periodo autunnale.

Si prospetta, infatti, una vera e propria stangata, il cui importo ammonterà mediamente a 1.760,23 Euro.

Questo inciderà ulteriormente, in maniera allarmante, sul potere di acquisto dei cittadini e sull'intero andamento del sistema economico.

Non dimentichiamo che la situazione di crisi nella quale ci troviamo oggi è determinata in larga misura dal drastico calo della domanda interna, che ha avuto ripercussioni determinanti sul fronte della produzione e, di conseguenza, dell'occupazione.

È evidente, quindi, che se si vuole intervenire concretamente per far ripartire la nostra economia è fondamentale avviare un serio Piano Straordinario per il Lavoro, che preveda misure che siano realmente in grado di rilanciare l'occupazione e dare nuovo ossigeno al mercato interno.

Un piano che punti sul rilancio degli investimenti per lo sviluppo e la ricerca, specialmente nel campo delle telecomunicazioni, ampliando la diffusione della banda larga ancora fortemente arretrata nel nostro Paese; sulla realizzazione di infrastrutture utili alla riqualificazione del settore turistico e sulla messa in sicurezza dell’edilizia scolastica.

"Solo redistribuendo i redditi e dando nuove prospettive di crescita al Paese sarà possibile realizzare quella ripresa della domanda interna che tutti ci auguriamo." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

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