In Comunicati, Politica Economica

Complice la crisi determinata dalla pandemia è aumentato notevolmente il numero delle famiglie che ricorrono al banco dei pegni o ai compro oro per ottenere la liquidità necessaria ad arrivare a fine mese. Secondo le nostre stime tale ricorso è aumentato del +46% rispetto al periodo pre-Covid.

Sono molti i cittadini che, da settimane, chiamano la Federconsumatori per avere consigli sulle precauzioni da adottare per non incorrere in raggiri nella valutazione dei propri gioielli.

Come avvenuto già in passato (risale al 2011 il precedente boom del ricorso ai compro oro, quando questo tipo di esercizi spuntò in ogni angolo delle città), è elevato il rischio di incorrere in qualcuno che vuole speculare su tale fenomeno.

Ecco allora alcuni consigli su come vendere il proprio oro evitando “trucchetti” e brutte sorprese:

  1. Innanzitutto è necessario informarsi sulle quotazioni dell’oro sui mercati internazionali e fare qualche semplice operazione:
    • Dividete la quotazione, che ricordiamo essere in Dollari, per 31,1 (valore dell’oncia per i metalli preziosi).
    • Poi guardare la quotazione Euro – Dollaro per calcolare il valore in Euro per ogni grammo.
    • Oggi tutte queste operazioni portano la quotazione dell’oro a 50,95 Euro al grammo.
  1. Confrontate più negozi disposti a comprare il vostro oro, scegliendo quello che applica le quotazioni più vantaggiose, che si avvicinano il più possibile a quelle dei mercati internazionali. Potete ricorrere anche al parere di un gioielliere, chiedendo una valutazione.
  2. Infine, una volta scelto il rivenditore più vantaggioso, prima di portarlo al negozio pesate sempre il vostro oro. Ci sono giunte in passato, infatti, segnalazioni circa bilance truccate.

Forniamo a malincuore tali consigli, ben consapevoli del fatto che i gioielli, spesso, sono ricordi di famiglia o simboli affettivi: la scelta di privarsene deriva proprio dall’estrema difficoltà delle famiglie.
Per questo torniamo a chiedere al Governo provvedimenti urgenti, per risollevare il potere di acquisto delle famiglie attraverso le opportune misure, a partire dal rilancio dell’occupazione.

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