In Comunicati, Politica Economica

 

                                                     COMUNICATO STAMPA

                                                                     1-Gennaio-2014

CRISI. BENE PRESIDENTE NAPOLITANO SI INTERVENGA CON UNA NUOVA POLITICA ECONOMICA. PIU’ LAVORO MENO TASSE E CONTRASTO A SPECULAZIONI PRESENTI

Mettere al centro nel proprio discorso di fine anno da parte del Presidente Napolitano le problematiche del forte disagio sociale che permea il nostro Paese è stato un fatto emblematico e da noi giudicato molto positivo, dichiarano Elio Lannutti e Rosario Trefiletti.

La situazione economica e sociale delle famiglie italiane ha raggiunto vette negative e insopportabili ed a cui bisogna dare , per il suo superamento, risposte ferme , adeguate e molto determinate.

Un paese come il nostro non può permettersi tassi di disoccupazione che passano dal 10.7% del 2012 al 12.5% di fine 2013, con una disoccupazione giovanile di oltre il 41% e un MLD di ore di cassa integrazione. E’ necessario quindi che nel 2014 vi sia una modifica radicale  di politica economica e di rapporto diverso tra istituzioni e cittadinanza, temi che hanno prodotto una forte caduta del potere di acquisto delle famiglie e un distacco progressivo e pericoloso tra i cittadini e le istituzioni stesse.

Ricostruire e risolvere queste due questioni è quindi di fondamentale importanza attraverso da un lato, una buona politica che tagli inefficienze, sprechi e privilegi e dall’altro un forte processo di investimenti produttivi che determinino maggiore occupazione, quali quelli in innovazione e ricerca, in infrastrutture per mobilità e turismo e allentando il patto di stabilità dei Comuni per investimenti in edilizia ecc. ecc..

Da subito quindi, si operi in quella direzione, poiché da li attraverso creazione di lavoro si inizia a ricostituire il potere di acquisto delle famiglie ormai ridotto ai minimi termini. Inoltre si rendono necessarie, un reale processo di minore tassazione e quello di riforme strutturali per evitare inefficienze e speculazioni che determinano aumenti di prezzi e tariffe del tutto ingiustificati. Dalle nostre previsioni di aumenti pari a 1384 € nel 2014 ed in presenza di forte contrazione dei consumi ( generali,natalizi e previsione saldi), perchè dovrebbero aumentare i costi autostradali, dei carburanti, dei prodotti alimentari e soprattutto quelli già elevatissimi di Banche e Assicurazioni? Si intervenga quindi, non autorizzando quando si può non autorizzare e controllando per eliminare speculazioni in atto nelle varie filiere produttive. Si cominci così un nuovo anno, si guardi di più agli interessi della gente e quindi del Paese.

 

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