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La Federconsumatori ha consegnato al Presidente della X Commissione Industria, commercio e turismo al Senato, Gianni Pietro Girotto, migliaia di firme di cittadini che hanno sostenuto la campagna nazionale per chiedere al Parlamento di modificare la composizione della bolletta elettrica ormai “appesantita” da oneri di sistema non più sostenibili.

Gli ultimi due aumenti dei costi di elettricità e gas (registrati a giugno e a settembre) hanno reso evidente l’urgenza di tale riforma, sottolineando inoltre la necessità di spalmare sul lungo periodo il recupero di quanto finora sterilizzato parzialmente in relazione agli oneri di sistema per contenere tali aggravi.

Qui di seguito è illustrata la proposta di rimodulazione degli oneri di sistema presentata.

COMPONENTI DA MANTENERE

COMPONENTI DA ELIMINARE

AS a copertura degli oneri per il bonus elettrico

Mantenere in bolletta/fattura la quota necessaria per i bonus energia e gas.

A2 a copertura degli oneri per il decommissioning nucleare.

Il fondo già costituito, infatti, non parte perché manca la definizione dei siti.

A3 a copertura degli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate.

A4 a copertura delle agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario.

Diventa un sostegno ad una azienda privata che opera sul libero mercato.

A5 a sostegno alla ricerca di sistema.

Ae a copertura delle agevolazioni alle industrie manifatturiere ad alto consumo di energia.

Progressivo décalage annuale in funzione di un efficientamento del settore.

UC7 per la promozione dell’efficienza energetica negli usi finali.

UC4 a copertura delle compensazioni per le imprese elettriche minori.

UC3 a copertura degli squilibri dei sistemi di perequazione di costi di trasporto dell’energia elettrica sulle reti di trasmissione e di distribuzione, nonché dei meccanismi di integrazione, espressa in centesimi di Euro/kWh.

MCT a copertura delle compensazioni territoriali agli enti locali che ospitano impianti nucleari.

UC6 a copertura dei costi riconosciuti derivanti da recuperi di qualità del servizio. La UC6 è espressa in centesimi di Euro/KW e centesimi di Euro/kWh per i domestici, mentre per gli altri utenti è espressa in centesimi di Euro/pp e centesimi di Euro/kWh.

Sull’intera componente fiscale eliminazione imposizione dell’IVA.

 

La campagna per la modifica degli oneri di sistema si inquadra in un percorso più ampio portato avanti dalla Federconsumatori, che ci vede impegnati su più fronti:

  • Richiesta dell’approvazione di una norma che permetta alle famiglie in stato di forte disagio economico di ottenere il bonus GasLuce ed Idrico in automatico (utilizzando le banche dati esistenti, ovvero il Sistema Informativo Integrato gestito dall’Acquirente Unico e la banca dati dell’Inps per i dati relativi all’ISEE). Per consentire l’incrocio dei dati serve l’approvazione della norma primaria, tramite decreto.
  • Realizzazione della prima indagine nazionale sulla povertà e sulla vulnerabilità energetica in collaborazione con l’Acquirente Unico.
  • Richiesta di definizione da parte del Governo delle linee guida per la creazione di un albo venditori di energia al fine di assicurare sul mercato solo la presenza di operatori che garantiscano la solidità economica e il rispetto delle clausole sociali.
  • Definizione delle modalità con cui gestitire i contratti degli utenti che non avranno effettuato autonomamente la scelta del nuovo gestore e soprattutto come mantenere e creare una forma di tutela per le utenze “deboli”, ove/quando cesserà di esistere il mercato tutelato.

 

“Ci aspettiamo ora che il Governo si assuma un preciso impegno in direzione di una complessiva riforma di sistema, che sia finalmente improntata all’equità ed alla sostenibilità, eliminando finalmente tutte quelle voci che nulla hanno a che fare con i consumi di energia.” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.

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