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La nota diffusa ieri da ARERA rilancia l’allarme su una grave questione che avevamo segnalato il 26 Aprile scorso, quando abbiamo denunciato non solo la mancata volontà del Governo, dimostrata nei fatti, di intervenire con una riforma generale degli oneri di sistema, ma addirittura l’inserimento nel DL Crescita di una norma che scarica sulle bollette elettriche i costi del salvataggio di Alitalia.

Una proposta inaccettabile da ogni punto di vista, che consente di concedere in prestito, per il rilancio della compagnia di bandiera, parte della liquidità dalla Cassa dei servizi energetici ambientali.

Ben 650 milioni di Euro che intaccherebbero in maniera significativa la liquidità che serve alla Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA) le “compensazioni al sistema”, ovvero “la mitigazione degli effetti per i clienti finali, in caso di forti ed inattese oscillazioni dei costi di generazione o di approvvigionamento dell’energia” – riporta la nota di ARERA. Un meccanismo utilissimo, specialmente in occasione di discostamenti rilevanti delle tariffe a sfavore degli utenti, che permette alla CSEA di anticipare le quote di parte degli aumenti per poi recuperare tali importi quando le tariffe si abbassano, senza che i cittadini subiscano aumenti esorbitanti in bolletta.

Togliendo liquidità alla CSEA i cittadini rischiano di pagarla cara: venendo meno ogni meccanismo di tutela saranno loro a dover pagare direttamente ogni variazione sul mercato dell’energia. “Con possibili effetti sfavorevoli sul ciclo economico generale”, aggiunge ARERA, che tradotto significa: con conseguenze disastrose sulle condizioni delle famiglie e sull’intero sistema economico, conseguenze che accentueranno ulteriormente il già diffuso fenomeno della povertà energetica nel nostro Paese.

Alla luce di questa grave ingiustizia, ci uniamo all’appello di ARERA affinché nell’iter di conversione del Decreto Crescita tale norma venga modificata: siamo però convinti che non debba assumere il carattere di straordinarietà una tantum come suggerisce l’Autorità, ma che il Governo debba cercare altrove tali fondi, senza pesare in alcun modo sui cittadini. Rivolgeremo tale appello al Governo, alle Commissioni competenti e territorialmente chiederemo conto ad ogni singolo parlamentare, affinché tale norma non passi.

Non dimentichiamo, infine, che le somme della CSEA servono a sostenere le operazioni necessarie al raggiungimento deli obiettivi di riduzione della CO2 fissati dall’Europa, nell’ottica della preservazione dell’ambiente e del clima. La destinazione ad altri fini di tali fondi metterebbe a rischio il raggiungimento di tali risultati, esponendo il nostro Paese ad una ulteriore sanzione.

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