In Acqua, Energia, Gas e Rifiuti, Comunicati

Prosegue il percorso verso l’abolizione del mercato di maggior tutela nel settore dell’energia. A staccare la spina del mercato tutelato a gennaio sono state circa 200 mila pmi, presto anche le famiglie saranno obbligate a passare al mercato libero: entro il 1 gennaio 2022, salvo ulteriori rinvii.

Per informare su tale passaggio e per sgomberare il campo da truffe, inganni e cattiva informazione da parte delle aziende che operano sul mercato libero, che come non ci stanchiamo di sottolineare non brillano per correttezza, entro il 31 gennaio 2021 ARERA, con GSE, Acquirente Unico ed ENEA, avrebbe dovuto avviare una campagna di informazione rivolta ai cittadini.

Campagna nella quale avevamo chiesto di essere coinvolti, alla luce non solo del nostro ruolo, ma anche dell’esperienza maturata in tanti anni nel contrastare le pratiche scorrette e gli abusi messi in atto a danno dei clienti. Da quando è stato avviato, il mercato libero ha visto infatti fiorire condotte poco trasparenti, offerte volutamente poco chiare, pratiche aggressive, a cui si aggiungono prezzi tutt’altro che convenienti: la stessa Arera parla di un aumento medio, passando al mercato libero, di circa il 20% rispetto alle tariffe del mercato tutelato, con un aggravio di circa 675 mln l’anno a carico delle famiglie.

Per questo reputiamo urgente e necessaria una seria azione di contrasto alle vere e proprie minacce che molti cittadini ricevono ogni giorno circa l’obbligo immediato di passare al mercato libero.

Altra grave criticità e ritardo, in questo settore, riguarda l’avvio dell’automatismo bonus gas, a cui è stato posto lo stop dal Garante della Privacy. Era necessario effettuare delle modifiche per tutelare maggiormente la riservatezza dei dati dei cittadini aventi diritto ai bonus sociali, ma tutto si è fermato, con la conseguenza che i cittadini che potrebbero avere accesso alle agevolazioni stanno pagando in attesa di recuperare gli sconti che, come abbiamo richiesto, dovranno essere retroattivi dal 1 gennaio (indipendentemente dalla data di operatività dell’automatismo).

È quanto mai urgente sbloccare entrambi i fronti ed agire a tutela delle famiglie che stanno facendo i conti con le gravi conseguenze della pandemia e che, sempre più spesso, si trovano in situazioni di povertà o vulnerabilità energetica.

Per questo chiediamo un incontro urgente ad Arera per affrontare questi temi portando alla loro attenzione la grave situazione delle famiglie ed alcune proposte su come rendere meno oneroso tale settore.

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