In Comunicati, Politica Economica

Tanto tuonò che piovve! Finalmente. Aspettavamo da tempo un intervento dell'Antitrust nei confronti di quelle aziende del servizio energetico che sovente non rispettano quanto previsto dal "Codice del Consumo".

"Contratti non richiesti" e "mancate letture dei contatori" sono le più frequenti criticità, le pratiche commerciali scorrette che caratterizzano il sistema energetico nazionale e che costringono gli utenti a lunghi ed estenuanti reclami presso lo "Sportello del Consumatore" e i Tavoli di Conciliazione che Federconsumatori ha attivato nei confronti di Eni, Enel, Acea, ecc.

Ma se l'intervento Antitrust ha in sé valenza positiva, appare irrilevante il peso, il volume economico delle penalità: un totale di 6 milioni di Euro a sette imprese del calibro di Eni, Enel, ecc., con bilanci miliardari.

"Una goccia nel mare" se paragonati al danno che causano a migliaia e migliaia di famiglie i comportamenti commerciali scorretti  di tali aziende.

L'Antitrust ha accertato "attivazione di forniture in assenza di manifestazione di volontà contrattuale o in base a firme false, asimmetrie informative e informazioni omesse o ingannevoli".

Federconsumatori, che ha contribuito a segnalare attivamente all'Antitrust la rilevanza di tali pratiche, non smetterà di vigilare sul mercato, affinché si metta fine a tali pratiche nell'interesse dei consumatori, ma anche di quegli operatori che hanno capito che un corretto comportamento nei confronti degli utenti conviene anche a loro.

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