In Acqua, Energia, Gas e Rifiuti, Comunicati

La tela di Penelope. Mentre a Parigi – Cop. 21 – i Capi di Stato lavorano per rendere più efficienti, risparmiosi e sostenibili i sistemi energetici mondiali, a Roma Governo e Autorità per l'Energia si adoperano per disfare ciò che di valido esiste nel sistema energetico italiano: la tariffa progressiva. A consumi eccessivi corrisponde un aumento dei costi. Un premio all'efficienze energetica e all'equità sociale.

Infatti la riforma proposta dall'Autorità eliminando la progressività degli oneri di rete e di sistema  e con lo spostamento degli oneri dalla componente variabile a quella fissa riduce drasticamente la convenienza al contenimento dei consumi, all'efficienza energetica e all'autoconsumo da fonte rinnovabile.

Paradossalmente, contrariamente a quanto sostenuto dall'Autorità, verrà premiato chi consuma di più, in quanto gli oneri di rete sarebbero pagati in ogni caso, indipendentemente dal consumo stesso.

Di recente proprio la Commissione Europea, in sintonia con quanto in discussione a Parigi, ha evidenziato che le modifiche nelle strutture tariffarie devono assicurare la convenienza economica degli interventi di efficienza energetica e di autoconsumo.

Infine, l'impatto della riforma sull'aumento dei costi della bolletta elettrica per le famiglie più povere. Gli aumenti a regime potranno sfiorare gli 80 Euro annui.

Di fronte a tali modifiche il bonus energia, che pure andrà rivisto, rappresenta una magra consolazione. Ancora eccessivamente restrittivi i limiti per accedervi. Rimane, inoltre un dato di fatto la scarsa informazione circa tale opportunità che spiega perché dei 3,5 milioni di famiglie aventi diritto, solo 1 abbia beneficiato dell'agevolazione.  Abbiamo più volte espresso il nostro parere contrario alla riforma delle tariffe elettriche, condannando in particolare il superamento della tariffa progressiva, non solo perché penalizza gli utenti ma perché incoraggia il consumo di energia elettrica prelevata dalla rete, energia prevalentemente prodotta da fronti non rinnovabili, disincentivando l'efficienza energetica. Ribadiamo che una modifica in tal senso necessita di una forte gradualità e, da subito, contestualmente con l'entrata in vigore del nuovo sistema tariffario, di una generale revisione del Bonus Energia, a partire dalla soglia ISEE, che va portata a 10.000 Euro; dalla variazione del Bonus, innalzando la percentuale di riduzione della spesa fino al 50%; nonché dalla semplificazione delle procedure di accesso in modo da dare esecutività diretta alla rete dei CAF.  

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