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Passato il picco della pandemia è letteralmente esplosa la voglia di mare dei cittadini, dopo tanti mesi chiusi in casa. Ecco allora che i lidi iniziano a popolarsi, in molti casi anche sconfinando ben oltre i limiti imposti dal distanziamento sociale.

La previsione di un minore afflusso (con un calo di oltre 10 milioni di vacanzieri rispetto al 2019), oltre al ritardo nell’apertura della stagione balneare hanno talmente allarmato i gestori degli stabilimenti da indurli ad applicare in molti casi aumenti considerevoli.

Esistono diversi stabilimenti virtuosi che hanno deciso di lasciare invariati i costi, ma rappresentano una minoranza ancora limitata.

L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha effettuato, infatti, il consueto monitoraggio sui prezzi dei servizi balneari, che nel 2020 registrano un aumento medio dei costi del +12% rispetto allo scorso anno.

Crescono in particolar modo il costo dell’abbonamento mensile e giornaliero.

All’insegna del distanziamento sono sempre più gettonate e sempre più care le soluzioni più spaziose quali il gazebo (65,00 Euro al giorno), l’ombrellone maxi a 20,00 Euro al giorno e il lettone a 26,50 Euro al giorno.

Grandi assenti alcune delle novità escogitate negli ultimi anni per invogliare a frequentare gli stabilimenti: dal consulente per l’abbronzatura agli spazi ristorazione in cui, per adeguarsi alle misure vigenti, si son ridotti drasticamente i posti a disposizione. Visto il lungo tempo trascorso tra le mura domestiche non c’è bisogno di grandi incentivi per spronare i cittadini a riversarsi sulle coste e godersi una giornata al mare.

Complice la pandemia e la paura del contagio cambiano anche le modalità per raggiungere il litorale: oltre l’88% di cittadini raggiungerà la spiaggia con un mezzo proprio (auto/moto).

Vi è un ulteriore dato che segna la differenza con gli anni passati: se da un lato saranno sicuramente meno gli italiani che, per paura ma soprattutto per ragioni economiche, rinunceranno alle classiche vacanze estive, dall’altro, come già sta accedendo, chi non ha in programma di partire si riverserà sui lidi più vicini nel weekend, affollando più del consueto spiagge e stabilimenti.

Ecco perché è necessario, in ordine alle misure previste per il Covid-19, prenotare lettini e ombrelloni con almeno qualche giorno di anticipo.

 

Di seguito le tabelle con i costi in dettaglio e i consigli su come frequentare le spiagge in sicurezza.

 

Prezzi medi su base nazionale stabilimenti balneari 2020
       
  2019 2020 Var.% 2020/2019
       
ombrellone  €               10,50  €               11,90 13%
       
sdraio  €                 5,50  €                 6,00 9%
       
lettino  €               15,00  €               16,00 7%
       
abbonamento mensile                           (1ombrellone, 1lettino, 1 sdraio)  €             598,00  €             780,00 30%
       
abbonamento giornaliero   

(1 ombrellone, 1 lettino, 1 sdraio )

 €               26,00  €               29,90 15%
       
abbonamento stagionale                      (1ombrellone, 1lettino, 1 sdraio)  €           1.591,00  €           1.729,00 9%
       
Pattino / Pedalò  / canoa 1/2 h  €                 8,00  €                 8,00 0%
         

 

Novità e servizi esclusivi
  2019 2020 Var. % 2019/2018
Ombrellone maxi n.d. €                20,00 n.d.
Dog area €                   20,00 €                22,00 10%
Tenda n.d. €               24,00 n.d.
Lettone (giornaliero x2) €                 25,50 €               26,50 4%
Gazebo €                 65,00 €               65,00 0%

 

PARCHEGGI
AUTO MOTO BICI
€ 5,00 € 3,50 € 2,00

 

 

Le indicazioni dell’ISS per gli stabilimenti e per i bagnanti:

– prenotare l’accesso agli stabilimenti (anche online) in modo da prevenire assembramenti e registrare gli utenti, anche per rintracciare retrospettivamente eventuali contatti a seguito di contagi, mantenendo l’elenco delle presenze per un periodo di almeno 14 giorni, nel rispetto della normativa sulla privacy;

– utilizzare cartellonistica e locandine con le regole comportamentali per i fruitori delle aree di balneazione e i bagnanti per prevenire e controllare i rischi – comprensibili anche per utenti di altre nazionalità;

– regolamentare gli accessi e gli spostamenti sulle spiagge, anche attraverso percorsi dedicati, e disporre le attrezzature, in modo da garantire in ogni circostanza il distanziamento interpersonale;

– garantire distanziamento interpersonale di almeno 1 metro tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare, in ogni circostanza, anche durante la balneazione;

– controllare la temperatura corporea, ove possibile, del personale e dei bagnanti con interdizione di accesso se questa risulta superiore ai 37,5°C;

– vietare qualsiasi forma di aggregazione che possa creare assembramenti, quali, tra l’altro, attività di ballo, feste, eventi sociali, degustazioni a buffet;

– interdire gli eventi musicali con la sola eccezione di quelli esclusivamente di “ascolto” con postazioni sedute che garantiscano il distanziamento interpersonale;

– pulire, con regolarità almeno giornaliera, le varie superfici, gli arredi di cabine e le aree comuni e sanificare in modo regolare e frequente attrezzature (sedie, sdraio, lettini, incluse attrezzature galleggianti e natanti), materiali, oggetti e servizi igienici, limitando l’utilizzo di strutture (cabine docce singole, spogliatoi) per le quali non sia possibile assicurare una disinfezione intermedia tra gli utilizzi promiscui;

– non trattare in alcun caso spiagge, terreni, arenili o ambienti naturali con prodotti biocidi;

– evitare l’uso promiscuo di qualsiasi attrezzatura da spiaggia;

– dotare i bagnanti di disinfettanti per l’igiene delle mani;

– fornire disinfettanti e DPI adeguati al personale (mascherine, schermi facciali, guanti) e utilizzare obbligatoriamente DPI in caso di contatti ravvicinati con bagnanti e attività a rischio.

L’informativa e la sorveglianza, in ambienti di libero accesso, come le spiagge libere, risulta di difficile praticabilità. Pertanto, in questo ambito sono chiamati i sindaci e/o agli altri enti locali competenti a dover applicare ogni adeguata misura volta a garantire condizioni di riduzione dei rischi e, ove necessario, a definire attività di vigilanza sul rispetto delle misure da parte dei fruitori delle spiagge, a regolamentare gli accessi per consentire il distanziamento interpersonale, individuare le procedure di sanificazione delle attrezzature e delle aree comuni.

Rimangono valide le seguenti indicazioni per tutti:
– rispetto del distanziamento interpersonale di almeno 1 metro;
– responsabilità di vigilanza sul distanziamento anche dei bambini;
– misure di igiene personale, pulizia e disinfezione frequenti delle mani;
– igiene respiratoria: starnutire e/o tossire in fazzoletti di carta o nel gomito;
– uso di mascherine quando le misure di distanziamento siano di difficile mantenimento (le mascherine dovranno essere smaltite con i rifiuti indifferenziati).

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