In Comunicati, Politica Economica

I dati sull'impoverimento delle famiglie italiane diffusi oggi dall'Eurispes, purtroppo, non fanno altro che confermare una situazione drammatica ed insostenibile che si protrae da anni.

Difficoltà ad arrivare a fine mese, erosione del potere di acquisto e modifica delle abitudini e dei consumi sono fattori con cui i cittadini e l'intera economia italiana devono fare i conti da troppo tempo. Nessuno, però, si è finora degnato di intervenire concretamente e con determinazione per arginare questa pericolosa tendenza.

Un dato su tutti esemplifica la grave difficoltà in cui si trovano le famiglie: la diminuzione dei consumi alimentari e la modifica dei menu sulle tavole degli italiani, sempre più poveri di carne e pesce e sempre più ricchi di carboidrati.

Solo nel 2013, una famiglia composta da 3 persone ha ridotto mediamente la propria spesa alimentare di 309 Euro annui (oltre metà di quanto tale famiglia spende per l’alimentazione in un mese).

Per leggere questo dato in tutta la sua serietà bisogna tenere a mente che la domanda relativa al settore agroalimentare è tradizionalmente considerata anelastica, in genere è l'ultimo  comparto ad essere intaccato in una situazione di crisi.

"Bisogna agire con urgenza per avviare un rilancio della domanda di mercato, in assenza del quale l'intero sistema economico italiano continuerà a risentire degli effetti drammatici dell'inarrestabile contrazione dei consumi." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.

In questo senso è necessario che il Governo si impegni concretamente per la realizzazione di un piano di crescita per l'occupazione, in particolar modo quella giovanile, nonché per l'avvio di una detassazione a favore delle famiglie a reddito fisso.

 

Tutte le risorse ricavate attraverso la lotta agli sprechi, alle inefficienze ed ai privilegi ed attraverso il contrasto all'evasione fiscale dovranno essere vincolate a tali scopi.

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