In Comunicati, Salute

Quello dei farmaci  introvabili, non disponibili o trafugati è, purtroppo, un grave problema noto già da anni, ma non ancora risolto.

Ai problemi produzione e distribuzione già messi in evidenza si sommano le gravi e intollerabili speculazioni di mercato e la diffusione  di  furti  in ospedali e cliniche organizzati  per rivendere i farmaci  nei paesi dell’Est.

A questo punto viene da chiedersi come sia stato possibile trovarsi in una situazione simile e perché il Ministero e l’AIFA non abbiano provveduto già ai primi campanelli di allarme a sanare carenze e disfunzioni, impedendo speculazioni che discriminano e danneggiamo i malati.

L’allarme riguarda non solo i farmaci innovativi, i cui tempi di accesso sono lunghi e speso ostacolati da intoppi burocratici, ma anche per disporre di quelli oncologici (sia quelli nuovi  e costosissimi, che quelli vecchi e meno costosi),  essenziali per interventi e terapie.

 

È necessario ed urgente porre fine a questa grave situazione che mette a rischio molti pazienti costretti  subire  rinvii e lunghi tempi di attesa, costringendoli spesso a fare ricorso a farmaci sperimentali.

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