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Giovedì 3 luglio, alle ore 10:00, presso il salone Di Vittorio della Cgil nazionale (Corso d’Italia 25, Roma) si terrà la presentazione della terza edizione del “Libro nero dell’azzardo. Mafie, dipendenze, giovani, Europa”, realizzato da Cgil Nazionale, Federconsumatori e Fondazione ISSCON.

L’appuntamento sarà l’occasione per discutere dei dati dell’azzardo nel nostro Paese, fenomeno che, soprattutto negli ultimi anni, come non ci siamo stanchiamo di ribadire da tempo, ha avuto un grandissimo sviluppo.

Il Libro nero 2025 si concentrerà, ancora di più sulla costruzione di un quadro informativo comparativo in senso storico e territoriale. È proprio nei dati territoriali locali che si colgono, infatti, le principali peculiarità e anomalie dell’intensità delle giocate e delle loro variazioni nel tempo. Ed è sulla scala territoriale locale che vanno indagate le stranezze dei dati, correlandole alle possibili attività della malavita organizzata.

In questo senso la terza edizione del report analizza giocate procapite e variazioni dei volumi finanziari dell’azzardo online per il complesso delle regioni, delle province e dei capoluoghi di provincia, sintetizzando gli indicatori in tabelle e cartografie schematiche. Rappresentazioni che evidenziano gli elevati valori rilevabili nelle province del sud Italia: Campania, Sicilia in primis, senza dimenticare alcune province “apparentemente outliers” che occupano i primissimi posti del ranking nazionale. Situazioni solo apparentemente anomale che vanno interpretate alla luce di importanti operazioni condotte in quei territori dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA).

L’analisi territoriale si spinge poi ancora più a fondo elaborando i dati di 1.200 comuni con più di 10.000 residenti. Ne esce il quadro di un’Italia fatta di anomalie e dati preoccupanti: un esempio su tutti è un comune campano dove, nel 2024, le giocate procapite superano i 18mila euro (più 1.500€ al mese mediamente giocati da ogni residente in età 18-74 anni!).

L’analisi comunale è inoltre arricchita da un focus dedicato all’azzardo complessivo (fisico e online) nelle 10 principali città italiane: Roma, Napoli, Milano, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Catania.

Senza il dettaglio comunale non è possibile indagare la reale dimensione del fenomeno dell’azzardo nel nostro Paese. In questo senso, le opacità e le censure, sempre più estese, costituiscono, nella visione più rosea, un favore alle multinazionali dell’azzardo, nella peggiore, un ulteriore ostacolo a contenere le situazioni nelle quali si inserisce, in modo sempre più esteso, la criminalità organizzata.

Gioco d’azzardo: il 3 luglio Cgil, Federconsumatori e Fondazione ISSCON presentano la III Edizione del “Libro nero dell’azzardo. Mafie, dipendenze, giovani, Europa.”

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