In Comunicati, Politica Economica

L’Istat ad Agosto rivede l’inflazione al ribasso: il tasso si attesta allo 0,4%, lo stesso livello di luglio.

Rivisitazione in discesa, rispetto alla stima iniziale del +1%, anche per i prezzi relativi al carrello della spesa, che sale del +0,7% su base annua, segnando comunque un’accelerata rispetto al +0,6% di luglio.

Tale andamento si traduce, per le famiglie, in un aumento generalizzato dei costi, in termini annui, di +118,40 Euro.

Solo nel settore alimentare, invece, gli aumenti ammonteranno a +39,20 Euro.

Costi senza dubbio onerosi, che si aggiungono a quelli “di routine” in questa stagione, che vede il sommarsi del rientro tra i banchi di scuola e scadenze tariffarie e fiscali. Secondo quanto calcolato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, tra Settembre e Novembre, tra libri, zaini, bollette, TARI e riscaldamento le famiglie dovranno far fronte ad una stangata autunnale di 1.845,19 Euro.

È evidente che, di fronte a una situazione simile, che mette a dura prova i bilanci familiari, è di primaria importanza avviare ogni misura necessaria per scongiurare l’aumento dell’IVA dal prossimo anno. Le conseguenze di tale incremento sarebbero disastrose per l’intera economia e per le famiglie, che si troverebbero a far fronte ad un rincaro, a regime, di 831,27 Euro annui.

Alla luce di questi dati è sempre più evidente la necessità di un’azione concreta e incisiva da parte del nuovo Governo che, oltre al taglio del cuneo fiscale, dovrebbe disporre investimenti per la crescita, lo sviluppo, la ricerca e la modernizzazione delle infrastrutture. Operazioni fondamentali per dare un nuovo slancio all’intero sistema economico e restituire fiducia alle famiglie.

Post suggeriti