In Comunicati, Politica Economica


È necessario frenare gli ottimismi dell'Istat e del Governo.


Il tasso di inflazione rilevato a febbraio rimane negativo, al -0,1%.


Una notizia drammatica, per i cittadini e per il Paese.

Non dimentichiamo, infatti, che se i prezzi scendono è a causa della grave crisi della domanda di mercato interna, dettata dal disagio e dal calo del potere di acquisto delle famiglie.

La caduta dei consumi solo nel triennio 2012-2013-2014 è stata pari al -10,7% (vale a dire una contrazione complessiva della spesa di circa 78 miliardi di Euro).

Le famiglie hanno ridotto drasticamente persino i consumi vitali e difficilmente intaccabili, come quello alimentare (-11,6% dal 2008) e quello della sanità (-23,1% sempre dal 2008).

"Di fronte ad un andamento simile non c'è da star tranquilli. Quello che ci preoccupa maggiormente è che in questi anni, nonostante l'avanzare di segnali evidenti circa tali sviluppi, nulla o quasi è stato fatto per risollevare la situazione ed aprire una nuova fase di crescita e di rilancio della domanda interna." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

Per questo è urgente che il Governo se ne renda conto e si decida a prendere provvedimenti urgenti.

Rilanciare l'occupazione è un passo fondamentale, per creare reddito e prospettive per chi non ha lavoro, nonché per dare respiro alle famiglie: non dimentichiamo, infatti, che attualmente sono genitori e nonni che, con stipendi e pensioni, sostengono i giovani (e no) senza lavoro.

Per questo, se si vuole rimettere in moto la domanda di mercato è indispensabile avviare un Piano Straordinario per il Lavoro che preveda:

– il rilancio investimenti per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (in primo luogo per quanto riguarda le rete a banda larga);

– un serio programma per l'incentivazione e lo sviluppo del turismo, che sappia valorizzare l'inestimabile patrimonio di cui il nostro Paese dispone;

– un avvio di opere di modernizzazione delle infrastrutture e messa in sicurezza degli edifici pubblici, a partire da scuole e ospedali.

 


 

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