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Federconsumatori esprime solidarietà alle donne iraniane, che da giorni contestano il regime che le ha private della libertà

A distanza di due settimane dalla morte della 22enne Mahsa Amini, che si trovava in custodia perché portava il velo in modo «non appropriato», la violenza e la repressione messe in atto dagli ayatollah, tramite la polizia “morale” iraniana, non accennano ad arrestarsi, nonostante le proteste, più o meno manifeste, dei principali Paesi occidentali.

Si moltiplicano gli episodi di donne picchiate a morte, maltrattate e arrestate per aver protestato, per essersi sottratte all’obbligo di indossare il velo o semplicemente per averlo indossato in maniera non conforme.

È di ieri la notizia dell’arresto di Elahe Mohammadi, una giornalista iraniana che aveva seguito il funerale di Mahsa Amini. Stando alle notizie più recenti sono circa 33 i reporter arrestati da quando sono iniziate le proteste.

In Italia, l’Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia ha lanciato l’iniziativa “Una candela per Mahsa Amini”, per mostrare solidarietà ai manifestanti che protestano contro le rigide norme sul velo imposte dalla Repubblica islamica e contro la grave repressione del proprio diritto alla libertà di espressione e di manifestazione.

L’invito è quello di accendere una candela sui balconi, o in modo “virtuale” sui social, domenica 2 ottobre alle ore 20, per manifestare la propria solidarietà e per non lasciare sole le donne iraniane nella lora coraggiosa e determinata ribellione. Federconsumatori aderisce con convinzione a tale iniziativa e invita i propri associati e simpatizzanti a partecipare e condividerne la notizia.

Siamo convinti, inoltre, che il Governo italiano, di fronte a questa grave repressione dei diritti, non possa non dare un forte segnale di disapprovazione per la cruenta repressione messa in atto dal regime iraniano.

Iran: Federconsumatori aderisce all’iniziativa “Una candela per Mahsa Amini”, per dire basta alla violenta repressione contro le donne iraniane.

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