Dopo la timida frenata rilevata ad aprile, a maggio il tasso di disoccupazione resta stabile al 12,4%. Anche il dato relativo alla disoccupazione giovanile rimane quasi invariato, facendo registrare un flebile calo dello 0,1% rispetto al mese precedente. Particolarmente significativa la percentuale relativa agli inattivi. Dopo quattro mesi torna a crescere il numero delle persone che non solo non hanno un lavoro ma hanno anche smesso di cercarlo: a maggio il tasso di inattività è pari al 36% e gli inattivi sono aumentati del +0,3% rispetto al mese precedente.
Queste percentuali, diffuse oggi dall'Istat, smentiscono le voci ottimistiche sulla ripresa che si sono diffuse recentemente. La persistenza dell'elevato tasso di disoccupazione ha come immediata conseguenza un'importante contrazione della domanda interna e tali i fattori non fanno che alimentare la grave crisi in cui il nostro Paese è intrappolato ormai da anni.
Secondo le previsioni dell'O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, anche le vendite a saldo che prenderanno il via tra qualche giorno confermeranno la situazione di difficoltà: solo una famiglia su tre infatti approfitterà degli sconti, per una spesa di appena 113 euro a famiglia.
"Da tempo chiediamo al Governo di mettere in atto un Piano Straordinario per il Lavoro che possa garantire nuove prospettive a giovani e meno giovani in cerca di un impiego. A tale operazione è necessario destinare le risorse derivanti dal contrasto a privilegi, abusi e sprechi, dalla lotta all'evasione fiscale e dalla vendita del 20% delle riserve auree." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Per far ripartire l'economia bisogna iniziare dal lavoro e le manovre adottate finora sono del tutto inadeguate e insufficienti a fronte di una situazione che non accenna a migliorare.